Il racconto di Michela Murgia, bravissima e famosa scrittrice, che col suo libro racconta anche la malattia che sta affrontando.

Ha scelto di raccontare la sua malattia anche in ‘Tre ciotole‘, il suo libro che si apre con la diagnosi di un male incurabile. Stiamo parlando della scrittrice Michela Murgia che al Corriere della Sera ha svelato tutti i dettagli relativi al suo momento.

Michela Murgia, la malattia: il tumore e le metastasi

Michela Murgia
Michela Murgia

“L’apertura del mio libro ‘Tre ciotole’ con la diagnosi di un male incurabile è autobiografico? È pedissequo. È il racconto di quello che mi sta succedendo. Diagnosi compresa”, ha esordito Michela Murgia. “Speranze? Dal quarto stadio non si torna indietro”.

“Il personaggio del libro non vuole sentire parlare di “lotta” al male? Perché non mi riconosco nel registro bellico. Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”.

“Non posso operarmi? Non avrebbe senso. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello”.

E ancora: “Il cancro non è una cosa che ho; è una cosa che sono. Me l’ha spiegato bene il medico che mi segue, un genio. Gli organismi monocellulari non hanno neoplasie; ma non scrivono romanzi, non imparano le lingue, non studiano il coreano. Il cancro è un complice della mia complessità, non un nemico da distruggere. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l’alieno”. […].

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ultimo aggiornamento: 06-05-2023