Nei Musei Vaticani, per la prima volta al mondo, cinquecento tra sculture in marmo, busti, fontane e statue, torneranno in vita grazie a una tecnologia laser made in Italy, finora impiegata solo in ambito medico. In pratica i restauratori bombardano le opere d’arte con una luce pulsata in modo preciso e selettivo, in modo da recuperarle e pulire, grazie alla demolizione delle concrezioni che si sono depositate nei secoli. Si evita, così, il ricorso a micro-trapani, frese o solventi chimici che possono risultare dannosi. Le tipologie di laser impiegate qui sono due:

  • il “demolitore”, usato per le sculture di cemento, marmo e le opere in metalli;
  • un laser più piccolo e leggero, che garantisce un effetto sulla superficie, per le opere pittoriche.

L’intervento di recupero parte dai Giardini, con la pulitura della statua dell’Imperatore Antonino Pio.

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ultimo aggiornamento: 03-08-2015