Nelson Mandela lotta in condizioni ormai critiche all’ospedale di Pretoria, mentre scorrono gli ultimi giorni della mostra parigina in suo onore. Un percorso itinerante, cominciato nel 2008 al Museo de l’Apartheid di Johannesburg, in occasione del novantesimo compleanno di Nelson Mandela, e proseguito in Svezia ed Argentina prima di atterrare in Francia e poi proseguire in Perù e Ecuador; diviso in due grandi sezioni, indicate già dal titolo “Nelson Mandela da prigioniero a presidente”, ricco di spunti storici, di avvenimenti principali, ma anche di deviazioni secondarie, di incontri e di esperienze che contribuirono a forgiare il carattere di un uomo destinato a riscattare un intero paese da un marchio d’infamia.
Nelson Mandela all'Hotel de Ville di Parigi, foto Sara Rania


Perché Mandela è l’esempio vivente della lotta contro l’Apartheid, l’incarnazione di un sentiero personale lungo e accidentato, ma dal valore simbolico incomparabile al quale la città di Parigi ha deciso di dedicare una mostra, ospitata proprio nelle sale della storica sede de l’Hotel de Ville. Proposta e organizzata dal Museo dell’Apartheid di Johannesburg in collaborazione con la Fondation Nelson Mandela e visitabile gratuitamente fino al 6 luglio 2013, l’esposizione si inserisce nel medesimo filone di riconoscimenti che ha già guidato l’attribuzione a Mandela del titolo di Cittadino onorario della città di Parigi, assegnato in seguito alla votazione del Conseil de Paris avvenuta il 25 marzo 2013, in concomitanza con la ricca programmazione delle stagioni sudafricane in Francia 2012/2013.

Un percorso di sentiti omaggi artistici

Nelson Mandela all'Hotel de Ville di Parigi, anamorfosi, foto Sara Rania
Immagini, filmati, citazioni, documenti ed opere d’arte sono stati riuniti per ripercorrere passo passo il cammino di un uomo straordinario. La sua passione civile, le sue origini, la dura lotta per i diritti dei sudafricani di colore, i ventisette anni di prigionia e poi la liberazione, l’azione di riconciliazione, i riconoscimenti, il Nobel per la pace in una marcia stretta in sei divisioni tematiche, destinate a ripercorrere alcuni momenti chiave della vita e dell’engagement di Mandela: la persona, il compagno, il leader, il prigioniero, il negoziatore, lo statista, tante sfaccettature della stessa persona descritta a 360° attraverso testimonianze ed opere come la suggestiva anamorfosi di Marco Cianfanelli, realizzata ed installata nel 2012 proprio nel luogo in cui Mandela era stato arrestato mezzo secolo prima. Presente in mostra attraverso tre modellini in scala 1:16, la scultura si compone di 50 pilastri d’acciaio alti da 6 a 10 metri e dall’apparenza sconclusionata che invece donano, da un solo e determinato punto di vista frontale, il ritratto di Mandela. Ma anche i ritratti di perline creati dal collettivo femminile Impumelelo, la serie di caricature dell’umorista Zapiro, il ritratto fotografico di David Goldblatt e 9 cortometraggi su differenti aspetti della vita di Mandela, tesserine di un mosaico incredibile, che resterà inciso nella storia.

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Foto Sara Rania da Flickr. Tutti i diritti riservati.

Via | quefaire.paris.fr/Nelson_Mandela

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ultimo aggiornamento: 24-06-2013