L’occasione è utile per destreggiarsi ancora oggi con disinvoltura tra i cambiamenti, soprattutto quando proprio il cambiamento ha determinato le robuste radici dell’identità. Nel caso di Vodnjan l’identità è come uno spirito invisibile e pacifico, che vive perchè ognuno vi aggiunge un tassello.
E mentre i governatori si affannano a cercare la soluzione politica più conveniente per l’Ue, quindici street artist europei non ci hanno pensato due volte a lasciare i tasselli della loro identità artistica per le strade del paese istriano attarverso i murales (Phlegm, OKO, Sam3, Giorgio Bartocci, Hitnes, Eme, Ufocinque, Interesni Kazki, Ludo, Remed, NeSpoon, Emilio Cejalvo, Miron Milic, Liqen, e Franco Manzin), riservando sorprese per tutti.

Tra l’attesa e i preparativi, possiamo già vedere la preview, affidata al duo ucraino degli Interesni Kazki: con “Buone Notizie”, il murales ad acrilico dallo stile surreale, Aec invita ad aprire bene le orecchie, entrando nel paesino e a dare uno sguardo alle pareti di una piccola casa. Gli Interesni Kazki hanno deciso di dividersi i compiti: a Waone, infatti, toccherà la parete della casa opposta alla strada, che unite in un unico sguardo, rappresenteranno una porta tutta contemporanea nella cittadina. Italiani sono Hitnes, Giorgio Bartocci e Ufocinque. A quest’ultimo è stata affidata la vetrina della Boom Gallery dove ha realizzato con la tecnica degli intagli di carta delle suggestive installazioni di foreste intricate: nel quartiere centrale dove si svolgerà il Boombarstick Festival, l’immaginazione vi darà anche un pò di frescura.

All’inglese Phlegm il compito di ripristinare le pareti di un cinema dismesso, importante per l’identità del paese, che potrà nuovamente rivivere d’immagini e con Phlegm immagini di un colossal in bianco e nero, molto avventuroso.

Quando all’importanza di un festival di street art si aggiunge la consapevolezza di un’identità culturale definita e multietnica, l’evento diventa un’ interessante piattaforma di confronto e contaminazione tra artisti e abitanti di questa “nuova Europa”, nel presente come è stato nel passato. Un passato che ha lasciato segni negli edifici in stile veneziano, nelle lingua croata, italiana, bosniaca, serba degli abitanti e che ha continuato ad esistere in ogni aspetto della vita quotidiana. Per questo il Boombarstick non vuole escludere nessuno dalla partecipazione, convinti dell’importanza di una condivisione extra-artistica: gastronomica locale, scuole, artigiani faranno parte in prima persona di ogni evento organizzato, tutti gratuiti (workshop, incontri, performances) per “un’armonia di tecniche e di stili”

Foto| Si ringrazia lo staff Boombarstick

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ultimo aggiornamento: 30-05-2013