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Un viaggio nell’immaginario di Ludovico Ariosto. E’ quanto proposto nella grande mostra che da oggi, 24 settembre, viene inaugurata a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dedicata al poeta e commediografo del Cinquecento.
La mostra, intitolata “Orlando furioso 500 anni” (fino all’8 gennaio 2017) è un vero e proprio viaggio nella mente dell’artista emiliano, morto a Ferrara, tra tornei e cavalieri, amori, desideri ed incantesimi, elementi fondamentali della sua opera più importante, “Orlando furioso” che celebra i suoi 500 anni dalla prima edizione.
Per l’occasione appunto Ferrara dedica al poeta rinascimentale e alla sua opera una mostra che ci fa immaginare “cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”. Un viaggio straordinario nel mondo ariostesco, che racconta attraverso dipinti, sculture, armi, arazzi, libri e oggetti la realtà, il contesto storico e sociale in cui si muoveva il poeta. Un letterato dal legame indissolubile con la città di Ferrara, che lo celebra con tanti eventi, conducendo i visitatori nelle trame dell’Orlando furioso e nei luoghi vissuti da Ariosto.
Il fulcro dell’esposizione è il poema e l’universo che vi è racchiuso. La prima edizione dell’Orlando furioso, infatti, viene posta al centro del percorso espositivo, che nella prima parte accompagna il visitatore nel contesto nel quale il poema sarà ambientato e nell’immaginario ariostesco. Così si succedono le opere dedicate al mondo cavalleresco, alla giostra e alla battaglia, all’elegante vita di corte, per poi entrare, nel cuore del poema. Per farlo, sono stati individuati i due temi principali: la follia e il desiderio, attraverso capolavori, documenti e manufatti. E poi le opere dei grandi artisti del tempo: da Mantegna a Raffaello, da Tiziano a Michelangelo, strettamente connesse con la storia della corte estense.
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