Lo scorso ottobre alcuni ladri si erano introdotti di notte nella Kunsthal di Rotterdam ed avevano trafugato sette dipinti fra Picasso, Monet, Freud e Matisse. Ma la polizia, condotta dalle indagini in Romania, è arrivata troppo tardi. Dei capolavori restano soltanto alcuni frammenti sbruciacchiati.

Gli inquirenti erano da tempo sulle tracce di Radu Dogaru, indagato insieme ad altri due connazionali romeni per il furto in Olanda. Quando la polizia di Bucarest lo ha rintracciato lo scorso gennaio e posto in arresto, la madre, che deteneva la refurtiva, ha pensato di liberarsene al volo. La signora Olga Dogaru ha acceso il forno a legna ed in meno di un’ora ha dato fuoco a diversi milioni di euro di opere d’arte. Una volta giunta sul posto, la polizia ha trovato solo piccoli frammenti, resti di vernice, tela e chiodi di rame e acciaio, che sono stati datati come prodotti del diciannovesimo secolo.

Al momento il Museo Nazionale di Storia della Romania sta esaminando le ceneri, per capire se si tratti effettivamente del Ponte di Waterloo di Londra (1901) di Monet (nella foto), della Testa di Arlecchino (1971) di Picasso, della Ragazza che legge in bianco e giallo (1919) di Matisse e, fra gli altri, della Donna con gli occhi chiusi (2002) di Lucien Freud.

Radu Dogaru, il capobanda, resta in carcere così come gli altri due indagati. Tutti continuano a proclamare la loro innocenza. Ma la signora Olga ha spifferato tutto. I quadri erano stati conservati in una casa abbandonata e poi seppelliti in un cimitero nel villaggio di Caracliu. Quando la polizia è venuta a prendere Radu, la mamma ha acceso il forno.

Via I Irishtimes

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ultimo aggiornamento: 18-07-2013