Ti sei appena regalata il tuo nuovo tatuaggio ma avverti una fastidiosa sensazione di prurito sulla zona trattata? Probabilmente in questo momento ti starai preoccupando e starai pensando al peggio. E rivolgendoti a Google, con buone probabilità ti sarai ritrovata di fronte a diagnosi gravissime di infezioni e altre reazioni che ti piacerebbe evitare di buon grado.

Prima di farci prendere dal panico, facciamo però un piccolo passo indietro, e cerchiamo di capire cosa significa quando prude il tatuaggio. Nella maggior parte dei casi, come spesso accade, la risposta a questo interrogativo è la più ovvia, la più logica e quella meno spaventosa.

Un tatuaggio prude in risposta al normale e fisiologico processo di guarigione. Naturalmente questo non è il solo possibile fattore possibile. In questo articolo vogliamo dunque scoprire quali sono le cause di un tatuaggio che prude e cosa fare per alleviare il fastidio.

Perché senti prurito dopo un tatuaggio?

Di seguito ti segnaleremo tutte le possibili cause di questo problema, a cominciare dalla più logica e dalla più frequente.

  • Processo di guarigione: dopo un tatuaggio, la pelle ha bisogno di riprendersi da una vera e propria ferita, e durante questa fase, ovvero quando i tessuti guariscono, è più che normale avvertire un po’ di prurito e un leggero pizzicore. Questa sensazione dovrebbe sparire entro una o due settimane spontaneamente.
  • Infezione: anche una probabile infezione può causare prurito dopo il tatuaggio. Ciò può accadere soprattutto durante le prime due settimane successive all’appuntamento dal tatuatore. In casi del genere, oltre al prurito avvertirai anche dolore, gonfiore e noterai un arrossamento della parte. Nei casi più gravi potresti anche soffrire di sintomi come febbre e brividi. Per evitare il rischio di infezione, rivolgiti sempre a tatuatori affidabili, che utilizzino strumenti monouso o perfettamente sterilizzati.
  • Allergia: in alcuni casi possono presentarsi anche delle reazioni allergiche all’inchiostro usato per il tatuaggio.
  • Malattie della pelle precedenti, come ad esempio la psoriasi, che in seguito al tatuaggio potrebbe riacutizzarsi e causare non solo prurito, ma anche altri sintomi come arrossamento e gonfiore.

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Cosa fare se prude un tatuaggio?

A questo punto abbiamo visto quali sono le più comuni cause del prurito dopo un tatuaggio, ma come fare ad alleviare il fastidio? Esistono dei rimedi che non mettano a rischio la nostra salute e che non danneggino il nostro nuovo tattoo? Ovviamente si. Il rimedio migliore dipenderà però dalla causa sottostante.

Se il tatuaggio prude per via del normale processo di guarigione della pelle, sarà sufficiente applicare la crema consigliata dal tatuatore. Spesso i tattoo artist consigliano di applicare la Bepanthenol, che favorisce il processo di rigenerazione della pelle proteggendo il tatuaggio.

Per alleviare il fastidio potresti anche provare ad applicare degli impacchi freddi, ma prima di farlo chiedi sempre consiglio al tuo tatuatore o al tuo medico di fiducia. Se il tatuaggio prude a causa di un’infezione o di una reazione allergica, in tal caso sarà importante rivolgersi immediatamente al medico, per determinare la gravità della situazione e per adottare i trattamenti più adatti in maniera tempestiva.

Foto da Pixabay

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ultimo aggiornamento: 07-10-2021