[blogo-gallery id=”128761″ layout=”photostory” title=”Festival Londra Street art El Seed” slug=”festival-londra-street-art-el-seed” id=”128761″ total_images=”7″ photo=”0,1,2,3,4,5,6″]

El Seed è uno street artist di origini tunisine. A Parigi, dove è vissuto, lo street artist ha sentito la sua identità a metà tra Occidente ed Oriente. Così i suoi “Calligraffiti” rispecchiano le due culture: la tecnica della scrittura araba e quella artistica dei murales occidentali si fondono per opere imponenti e di forte impatto. Dall’11 luglio potrete vedere il murales di El Seed nel quartiere londinese hipster Shoredit, in occasione dello Shubbak Festival . L’evento si terrà fino al 26 luglio e vuole diffondere la raffinata e contemporanea cultura figurativa del Medio Oriente. Così afferma El Seed:

Penso che Shubbak sia una grande iniziativa perché ‘shubbak’ in arabo significa ‘finestra’, ed è una finestra aperta in un altro paese. Non credo che dovremmo semplicemente rispondere al male che vediamo in tutto il mondo, dobbiamo mostrare la bellezza della nostra cultura e mostrare le grandi produzioni artistiche che abbiamo in Medio Oriente.

I suoi murales hanno toccato le più disparate parti del mondo: da Parigi all’Australia, lasciando l’esempio più imponente sulla facciata di un minareto in Tunisia nel 2012. Per il progetto Lost Walls, invece era andato alla ricerca di muri dimenticati in un viaggio di ritorno alle sue origini. I giro per la Tunisia El Seed ha ripercorso la storia di una cultura tradizionale, in cui il dialogo con la comunità locale è stata essenziale per la sua ispirazione.

Riconoscere le opere di El Seed è semplice: il suo stile è inconfondibile proprio per l’uso della calligrafia araba in chiave creativa. I colori e la linea, le forme e i movimenti di questi segni sconosciuti all’Occidente, ci offrono una visione estetica e istintivamente positiva dei suoi messaggi. Non usa gli stencil, ma dipinge a mano libera; è per questo che El Seed, impiega molti giorni alla realizzazione dei suoi murales, di fronte ai quali ogni pensiero è in continuo divenire:

Il più delle volte accade il giorno sto iniziando il lavoro, esattamente che cosa è che voglio fare. A volte ho in programma qualcosa per settimane e poi ho di fronte al muro e mi limito a cambiare la mia mente.

Una curiosità legata al suo nome d’arte: El Seed è un nome che deriva da quello del protagonista di un’opera teatrale: Le Cid, scoperto nella sua scuola parigina.

Foto| Getty Image, e Shubbakfestival

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ultimo aggiornamento: 18-07-2015