Baglietto ha organizzato negli scorsi giorni a Milano un grande evento per festeggiare i primi 160 anni di vita. Lo storico cantiere di La Spezia, che firma splendidi yacht di lusso, ha scelto come cornice il suggestivo Padiglione navale del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Qui si sono ritrovate molte persone legate al marchio. La serata ha visto la partecipazione di VIP, importanti rappresentanti dell’industria, del Made in Italy e del mondo della finanza. Sono stati accolti dal Presidente di Baglietto Beniamino Gavio, tra gli altri, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il numero uno di Italian Independent Lapo Elkann, il Presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gross Pietro, il Presidente di HPE Piero Ferrari e Alberto Galassi, AD di Ferretti Group.
Le personalità presenti hanno assistito poi alla presentazione del libro, curato dai tre giornalisti specializzati Roberto Franzoni, Dominique Gabirault e Justin Ratcliffe, che celebra la lunga vita del marchio del Gabbiano attraverso una raccolta di testi e immagini inedite. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Federico De Rosa. A questo punto si impone un omaggio ad uno dei modelli simbolo del cantiere.
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Baglietto 46m
In tempi recenti, lo storico cantiere con sede a La Spezia ha offerto al godimento dei visitatori del 55° Fort Lauderdale International Boat Show l’ultima nata di famiglia, la nuova ammiraglia di 46m.
Lo yacht si distingue per le sue linee filanti, morbide e sinuose, a tratti interrotte da movimenti leggermente squadrati, per i volumi generosi e la solidità di costruzione. Si tratta del primo modello della nuova linea dislocante disegnata per Baglietto da Francesco Paszkowski Design, autore, in collaborazione con l’architetto Margherita Casprini, anche degli interni. L’ingegneria navale è, invece, a cura dell’ufficio tecnico Baglietto.
Il risultato degli sforzi progettuali è una tela dove la bellezza emerge al primo colpo d’occhio, miscelandosi sapientemente alla tecnica e alla qualità, per un prodotto coerente nei diversi aspetti, sotto le insegne di una classe ricercata, come merita un’ammiraglia.
Il cantiere spezzino, nel confezionare il prodotto, ha fatto ricorso ad accostamenti inusuali, ma ben calibrati nella loro trama, per un risultato appagante sul piano estetico e qualitativo, che trasmette un senso di sofisticata ricercatezza, fil rouge che contraddistingue l’intera imbarcazione.
Generosi i volumi, offerti con soluzioni gradevoli e di carattere, per il piacere dell’armatore e dei suoi ospiti. La spinta è assicurata da due motori Caterpillar 3512B, che consentono una velocità massima di circa 17 nodi ed una crociera di 12 nodi, con un range reale di 4500 miglia.
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