Gwyneth Paltrow è la donna più bella secondo la rivista People, una raggiante 40enne, moglie e madre di due bambini, una carriera in ascesa e una ambita statuetta sul caminetto conquistata grazie all’interpretazione di “Shakespeare in Love”. Gwyneth Paltrow è la “World’s most beautiful woman” per la rivista americana People che ogni anno stila una lista delle donne più belle dell’anno. L’attrice in merito a questa bella notizia, l’attrice ha dichiarato: “Non posso crederci. Continuo a pensare: «non può essere vero». Non sono mai stata così sorpresa e lusingata”. Vi ricordiamo che da oggi Gwyneth Paltrow è al cinema con il film Iron Man 3, in cui interpreta per la quarta volta Pepper Potts, amministratore delegato delle Stark Industries.
Proprio qualche settimana fa Gwyneth Paltrow ha presentato il suo nuovo libro di ricette “It’s All Good’ dove mette in risalto una dieta rigida, una quantità assurda di sacrifici e rinunce di ogni tipo, una vita sacrificata nel nome della salute e della bellezza. Gwyneth segue un’alimentazione molto rigida, è vegetariana da quasi 20 anni, ma non mangia neanche caffè, uova, soia, zucchero, patate e farinacei di qualsiasi tipo, praticamente va avanti a frutta e verdura! La dieta della bella attrice americana di basa su 8 super alimenti da mangiare anche tutti i giorni: salmone, spinaci, broccoli, fagioli, mandorle, mirtilli, semi di chia (una bacca dai grandi poteri antiossidanti) e cioccolato fondente.
Gwyneth Paltrow è la donna più bella del mondo secondo People
Abitudini alimentari abbastanza restrittive unite ad un’intensa attività fisica, Gwyn segue il metodo Tracy Anderson per mantenersi in forma. Tracy Anderson è una bravissima personal trainer che fa fare un allenamento ibrido in cui combina pilates, danza, aerobica e il fitness tradizionale ad un macchinario inventato da lei, il Hybrid Body Reformer. Una seduta in America costa 3000 dollari, in trasferta 5000 dollari.
Dopo tutte queste rinunce ci mancherebbe pure che non fosse la più bella del mondo…
Foto | Getty Images
Fonte | Repubblica, Vanity Fair