I motivi validi per l’annullamento del matrimonio non sono molti, ma sono necessari per poter richiedere alla Sacra Rota o al Tribunale Ecclesiastico la cancellazione del rito nuziale celebrato in chiesa. A differenza del divorzio e della separazione, infatti, l’annullamento del matrimonio è una dichiarazione che di fatto cancella il matrimonio stesso, come se non fosse mai stato celebrato.

L’annullamento del matrimonio religioso è un riconoscimento di nullità dello stesso, anche perché la religione cattolica ci insegna che il matrimonio è uno solo e nessun essere umano può scioglierlo. A meno che non esistano dei motivi per cui si possa annullare, dei moviti per i quali il matrimonio non è assolutamente valido.

Si può chiedere l’annullamento del matrimonio religioso se uno dei due coniugi o entrambi non erano d’accordo con le nozze, come accade ad esempio nei matrimoni combinati oppure se uno dei due sposi non vuole adempiere a quei vincoli che il rito religioso richiede: ad esempio se non crede nell’indissolubilità del vincolo coniugale, se non vuole avere figli o se non accetta il vincolo di fedeltà.

Inoltre, l’annullamento del matrimonio religioso può anche essere chiesto se lo stesso non è stato consumato o se uno dei due coniugi ha celato al proprio partner condizioni di salute o altri impedimenti che possano rendere vani i propositi sopra descritti (infedeltà, avere dei figli, etc).

Foto | da Flickr di livenature

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 12-08-2013