Alzi la mano chi non ama le commedie romantiche… Ammettiamolo: non riusciamo proprio a non guardare, anche più di una volta, tutti quei film d’amore con il lieto fine che ci fanno sempre sognare ad occhi aperti. Anche se conosciamo a memoria la storia, tanto da riuscire anche ad anticipare le battute, stiamo sempre con il fiato sospeso fino all’inevitabile happy end che ci fa continuare a sperare di poterlo vivere anche noi nella vita reale.

Ma l’amore reale non è quello che vediamo nei film. Purtroppo. E a raccontarcelo in maniera ironica e spensierata è Giovanna Gallo, blogger e scrittrice, che ci aveva già conquistato con il suo primo libro, Eroine Multitasking, nel quale ci ha racconta la vita frenetica e, appunto, multitasking delle donne di oggi. Questa volta nel suo “L’amore non è un film” ci spiega perché l’amore delle commedie romantiche è tanto diverso da quello che viviamo nella realtà.

Il libro, che è disponibile sotto forma di ebook su Amazon, ma questa volta anche in versione cartacea, su ordinazione in tutte le librerie italiane oppure online da IBS, Feltrinelli, Mondadori e altre librerie online, ci parla proprio delle commedie romantiche, dei cliché dell’amore da film e del perché questi rapporti sono così diversi da quelli che viviamo nella realtà. Preparatevi ad un viaggio nel quale vi riconoscerete in ogni singola parola: e vi sfido a non aver visto almeno la metà dei film e dei telefilm che Giovanna Gallo cita in ogni capitolo. Io lo ammetto, li ho visti e rivisti tutti: sono un’inguaribile romantica cinematografica!

Dopo aver letto il libro di Giovanna Gallo, abbiamo voluto intervistarla, per approfondire un po’ di più questo tema. Ecco cosa ci ha raccontato!

Da cosa nasce l’idea di scrivere questo libro, questa storia del cinema molto rosa?

Sono da sempre una grande appassionata di lieto fine, in tutte le salse: libri, film, serie tv. Anzi, non è che sono un’appassionata: proprio lo pretendo! Evito i drammi, a meno che non ci sia gente che si sbaciucchia a un certo punto, ed evito le letture struggenti a meno che alla fine non sia già scontato l’happy end. E ti dirò di più: non me ne vergogno mica! Io della leggerezza ne ho fatto un marchio di fabbrica. Non per scomodare Calvino, ma anche lui la lodava (in molti sensi diversi) e sinceramente non vedo perché non dovrei farlo io, che sono una povera autrice di rosa appassionata di commedie romantiche (Italo, ovunque tu sia, se puoi sentirmi dall’aldilà, perdona questa associazione fuorviante tra il mio nome e il tuo nome)

Qual è secondo te la Commedia Romantica con la C e la R maiuscole, quella che non è possibile non vedere almeno 100 volte nella vita?

Qui ci sono scuole di pensiero diverse. Sicuramente tutte quelle firmate da Nora Ephron, che era una dea del romanticismo. C’è chi adora quelle anni ’90, alla Pretty Woman, ma anche negli ultimi 10 anni sono state sfornate delle chicche niente male (tipo Love Actually). Tutte seguono lo stesso schema, che ho “smascherato” nel libro e che viene appiccicato ad attori e battute diverse ma simili nel loro genere e nella loro caratterizzazione. Non so sceglierne una sola, vado in crisi… forse Harry ti presento Sally? Non lo so, non me la sento di sbilanciarmi: poi mi sento in colpa nei confronti delle altre!

Ma sono solo le donne a credere nell’happy end cinematografico o anche i maschietti ci cascano?

Io credo che gli uomini siano immuni al lieto fine da cinema per loro stessa natura. Forse non tutti sono cinici come il mio, che non fa che ripetermi, mentre mi guarda frignare per la settecentesima volta davanti a Hugh che accarezza il pancione a Julia sulla panchina alla fine di Notting Hill, che è tutto finto! E’ tutto finto! Anzi, se ne esistono, di uomini così, mandatemeli tutti, che organizzo una maratona “commedia romantica” di 150 ore.

Alcuni consigli per le donne che comunque credono ancora nell’amore romantico visto nei film?

E’ tutto nel titolo: “L’amore non è un film”! Solo l’ironia può salvarci in certi casi (anzi, praticamente ci salva in tutti) e se sappiamo dosare bene “sogno ad occhi aperti” allo “stare con gli occhi bene aperti” secondo me ne usciamo vincitrici!

Prima un libro sulle donne multitasking come te, ora un libro sul romanticismo e sul cinema: il prossimo su cosa sarà? Perché io spero che ce ne sia un altro 🙂

Per carattere, mentre mi godo un piccolo traguardo, sto già pensando al successivo! In questo caso voglio stare calma almeno fino a settembre, altrimenti mi va in pappa il cervello. Comunque non ho nessuna intenzione di fermarmi qui!

Scrittrice o blogger, lavori molto simili: quale ti rappresenta di più?

Credo che la mia impostazione da blogger si riveda moltissimo poi nelle cose che scrivo e nello stile. L’esperienza di questi anni su una variegata gamma di portali, giornali di carta e magazine online su qualsiasi argomento mi senta competente o abbia un’opinione mi ha aiutato a essere molto versatile e anche a capire i miei limiti: insomma, un romanzo saprei scriverlo? Forse allo stato attuale delle cose no: basta essere lucide e ammetterlo, senza improvvisarsi.

Infine, un consiglio ai maschietti: dovrebbero essere più come gli eroi delle commedie romantiche? Oppure quelli sono solo sogni irraggiungibili che devono rimanere tali?

Gli uomini romantici esistono e credono all’happy ending, solo che non ne sono ossessionati come (forse) siamo noi ragazze, abituate da sempre a fare sogni romantici. un uomo è lineare: si innamora, lo dice, vive la sua storia, raggiunge l’happy end e se lo gode. Noi donne facciamo solo qualche passaggio mentale in più, ma è quella la parte più divertente no? Credo che di questi tempi, più che un uomo eroe alla Hugh Grant o alla Colin Firth, la magia sia trovare una persona che si vuole impegnare: le mie amiche single, a questo proposito, sono disperate!

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ultimo aggiornamento: 30-06-2014