L’amore è come una droga, crea dipendenza. Si sta benissimo finchè si può consumare questa sostanza eccitante, che dà energia, ci fa toccare le stelle con un dito e non ci fa sentire la stanchezza. I problemi arrivano quando svanisce: la crisi di astinenza è difficile da superare e il corpo ha un tracollo fisico ed emotivo. A spiegare il fenomeno è l’antropologa Helen Fisher:

«L’amore romantico è una delle sostanze che crea maggiore dipendenza sulla Terra. È perfetta quando va tutto bene, orrenda se va male. Le sue caratteristiche sono tolleranza, astinenza e infine ricaduta. L’amore romantico fa molto di più di una dose di cocaina: se non altro, l’effetto della cocaina passa; l’amore romantico diventa un’ossessione».

Con questa affermazione, abbastanza preoccupante, possiamo anche intuire come sia “normale” l’aumentare dei casi di stalking. Da un punto di vista biologico, quando siamo innamorati aumenta la produzione della dopamina e dell’ossitocina, che sono i neurotrasmettitori della felicità. Funziona così: quando vediamo l’oggetto del nostro amore, queste sostanze aumentano… ovviamente in sua assenza, si manifesta il fenomeno inverso, causando depressione. Come si combatte l’astinenza d’amore?

Al Corriere della sera, ha risposto lo psichiatra Claudio Mencacci:

«Dovremmo imparare a lasciarci. È solo imparando a riconoscere le proprie risorse e la capacità di avere una relazione autentica e libera che si supera la dipendenza. Talvolta non si riflette sul fatto che a tenere unite due persone è soprattutto la paura e non dovrebbe essere così».

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ultimo aggiornamento: 18-02-2016