Attivo soprattutto nella zona collinare di Bellville, Fred Le Chevalier, ha cominciato a piazzare i suoi paste-up due anni e mezzo fa. Figure in bianco e nero, con accenni di rosso, verde o giallo, volti archetipici di maschi e femmine, principi, re e regine, affiancati da animali totemici come gufi, gatti, volpi, lupi, e ricci. Alla base dei suoi lavori, a volte ma non sempre, una piccola frase poetica per indicare una direzione, non per spiegare. “L’amore non è mai sporco” riporta ad esempio una didascalia.
Fred viene da Angouleme, una piccola città nel sud ovest della Francia, ed è autodidatta, nonostante suo padre sia stato un artista. Tra le sue influenze quella dell’artista fluxuS e situazionista Ernest Pignon Ernest.
La scorsa settimana Fred si è dedicato ad una sessione di attacchinaggio diurna, insieme ai tipi del blog Paris Play, che lo seguivano per un servizio. Dopo alcune azioni Le Chevalier è stato avvicinato dal detective capo della Polizia di Parigi, ‘incaricato di fermare le arti di strada illegali’, che gli ha intimato di fermarsi, per non incorrere in una multa o un arresto, prendendo i suoi dati.
Le Chevalier ha continuato il suo percorso, attaccando le sue opere senza chiedere il permesso. Dopo poco ha ricevuto una telefonata dallo stesso ispettore, che lo informava che lo avevano visto – lo stavano tenendo d’occhio, e che la multa comminata era di 800 euro. Di lì in avanti, se non accettava di rimuovere le sue opere d’arte, avrebbe pagato 3.500 euro per ogni nuovo lavoro scovato.
Al buon Fred adesso non resta che rivolgersi ai quartieri meno centrali, Lì ci sono aree in cui dipingere liberamente.
