
Leonarda Dibrani, the 15 year-old Roma schoolgirl whose deportation from France sparked a huge outcry, poses for a picture outside her temporary home in Mitrovica on October 20, 2013. French President Francois Hollande said Saturday that the Roma schoolgirl whose controversial deportation sparked mass student protests demanding her return would be allowed to come back, but without her family. Leonarda Dibrani's eviction earlier this month caused a huge outcry in France, sending droves of angry high school students to the streets and placing popular interior minister Manuel Valls in the midst of a hailstorm of criticism. AFP PHOTO / ARMEND NIMANI (Photo credit should read ARMEND NIMANI/AFP/Getty Images)
Torniamo a parlare di Leonarda Dibrani, la giovane studentessa di origini kossovare arrestata e rimpatriata insieme ai genitori lo scorso 9 ottobre mentre era in gita con i suoi compagni di scuola. La vicenda ha fortemente scosso l’opinione pubblica francese ed ha portato in piazza tantissimi ragazzi che si sono schierati a favore del rientro a Parigi della quindicenne che, dal 2009, viveva in Francia ed andava a scuola regolarmente.
Se è vero che le leggi vanno rispettate – anche se se, forse, andrebbero riviste e adattate alla società odierna che sta evolvendo rapidamente – per Leonarda deve essere stato un trauma terribile essere prelevata dalla polizia in un giorno come un altro senza ricevere spiegazioni. A rendere ancora più pesante la situazione ha contribuito un fatto avvenuto ieri a Mitrovica, in Kosovo, dove Leonarda e la sua famiglia sono costretti a vivere dal rimpatrio.
In pieno centro Leonarda e i suoi genitori sono stati aggrediti da un gruppo di sconosciuti; non si tratterebbe, però, di molestie legate ai fatti avvenuti in Francia ma ad una serie di liti tra famiglie. La mamma, schiaffeggiata, è ricoverata in ospedale ed il papà di Leonarda ha dichiarato che né lui né la sua famiglia si sentono al sicuro.
I Dibrani avevano chiesto asilo in Francia nel 2008 e, per velocizzare le pratiche, avevano dichiarato di essere nati tutti in Kosovo; la scoperta che alcuni membri della famiglia erano nati in Italia ha messo la famiglia in difficoltà e la loro pratica di di asilo è stata rifiutata perché ritenuta fraudolenta.
Proprio in queste ore molti esponenti del governo francese stanno chiedendo al Presidente Holland di far rientrare in Francia la ragazza ma è alquanto complicato pensare che la giovane possa separarsi dalla sua famiglia.
Forse, alla luce dei recenti sbarchi di immigrati sulle coste siciliane e a Lampedusa, dovremmo riflettere che chi mette a rischio la propria vita lo fa per darsi una possibilità, a sè stesso ma soprattutto ai propri figli, e che il sistema legislativo andrebbe adeguato alla situazione attuale che è ben diversa dal periodo in cui alcune leggi furono promulgate.