
NEW YORK, NY - JUNE 26: Renzo Piano, architect of the Whitney Museum of American Art's new building, which is still under construction, speaks to members of the media at the construction site on June 26, 2013 in the Meat Packing District neighborhood of New York City. The museum, which is scheduled to open in 2015, will be nine stories tall and has an estimated capital campaign, including building cost, endowments and the increase of instituional capacity, of $760 million. (Photo by Andrew Burton/Getty Images)
Renzo Piano progetta la scuola ideale. Il famoso architetto italiano, in collaborazione con MIUR e INAIL, ha ideato un progetto per dare vita all’edificio scolastico del futuro, come anticipato da Il Sole 24 Ore nel suo giornale andato in edicola domenica 11 ottobre. Il modello è gà stato condiviso dal senatore a vita con la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Istruzione.
[quote layout=”big” cite=”Renzo Piano]Se dobbiamo costruire nuove scuole, meglio farle in periferia. (…). Questa è la scommessa dei prossimi decenni: trasformare le periferie in pezzi di città felice disseminandole di luoghi per la gente, punti di incontro e aggregazione, dove si celebra il rito dell’urbanità[/quote]
La sua scuola è sostenibile, antisismica (costruita su tre piani e in legno), più tecnologica e anche meno energivora. Secondo Renzo Piano, la scuola del futuro
[quote layout=”big” cite=”Renzo Piano]si costruisce con leggerezza, in cui si risparmiano risorse e i materiali si scelgono tra quelli che hanno la proprietà di rigenerarsi in natura.[/quote]
E le scuole del futuro potrebbero essere davvero così, dal momento che questa operazione che vede coinvolto Renzo Piano, vede protagonisti anche Inail, governo e regioni: il Miur entro dicembre bandirà un concorso di idee per assegnare 300 milioni di euro di stanziamento dell’Inail per poter costruire una quarantina di scuole in aree candidate dalle singole regioni e per cambiare il regolamento tecnico per l’edilizia scolastica, che risale ormai al 1975.
[quote layout=”big” cite=”Renzo Piano]La città che funziona è quella in cui si dorme, si lavora, ci si diverte e soprattutto si va a scuola. Dico soprattutto perché mentre si può decidere di non visitare un museo, sui banchi di scuola ci devono passare tutti. Occuparsi di edifici scolastici è un rammendo che, ancora prima che edilizio, è sociale.[/quote]
Via | IlSole24Ore