
Il Lago di Venere: un gioiello termale e naturalistico di Pantelleria (www.pinkblog.it)
Nel cuore del Mediterraneo, l’isola di Pantelleria si conferma una meta unica, non solo per le sue bellezze paesaggistiche e termali.
È qui che si trova il Lago di Venere, noto anche come Specchio di Venere o Bagno dell’Acqua, un bacino termale di origine vulcanica che ha rivelato sorprendenti analogie con il pianeta Marte.
Situato nella parte nord dell’isola, all’interno del Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, il Lago di Venere è una piscina naturale alimentata da tre sorgenti termali con temperature che variano dai 35 ai 58 gradi Celsius. L’acqua, dai colori intensi che spaziano in numerose sfumature di azzurro, offre un suggestivo contrasto con la sabbia bianca e la rigogliosa macchia mediterranea circostante. La leggenda narra che proprio in questo specchio d’acqua la dea Venere si specchiasse prima di incontrare il dio Bacco.
Oltre alla sua bellezza paesaggistica, il lago si distingue per la presenza di fanghi termali e minerali ricchi di sodio, potassio e zolfo, posizionati sulla riva sud di origine alluvionale. Questi elementi conferiscono al luogo proprietà terapeutiche apprezzate soprattutto nel trattamento di psoriasi e reumatismi, rendendo Pantelleria una vera spa naturale a cielo aperto, amata da visitatori e locali.
Pantelleria e Marte: un laboratorio naturale per la ricerca astrobiologica
Negli ultimi anni, il Lago di Venere ha assunto una rilevanza scientifica straordinaria grazie a uno studio multidisciplinare pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences. Un team di ricercatori italiani, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e le Università della Tuscia e la Sapienza di Roma, ha analizzato le caratteristiche geochimiche e microbiologiche di questo ecosistema, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
Il lago è stato identificato come un ambiente naturale che riproduce condizioni analoghe a quelle rilevate sul pianeta Marte, in particolare nell’area del cratere Jezero. Le proprietà di alta alcalinità, l’attività idrotermale, la diversità mineralogica e la vivace attività microbica rendono il Bagno dell’Acqua un perfetto simulatore delle condizioni della Terra primordiale e del pianeta rosso. Questo ha permesso agli scienziati di condurre esperimenti di astrobiologia all’aperto, lontano dai tradizionali laboratori.
Giovanna Costanzo, biologa molecolare del Cnr, ha spiegato che utilizzando l’acqua del lago è stato possibile sintetizzare molecole di RNA (acido ribonucleico), fondamentali per la vita, a partire da precursori chimici noti. Questo risultato rappresenta una pietra miliare, poiché conferma la possibilità che la vita sulla Terra e su Marte possa essersi originata attraverso percorsi chimici simili.
Il chimico organico Raffaele Saladino ha aggiunto che sono stati sintetizzati anche componenti del PNA (acido peptidico nucleico), considerato un possibile precursore degli attuali acidi nucleici, oltre a tutte le basi azotate presenti nel DNA e nell’RNA. Questi risultati suggeriscono che i meccanismi universali dell’origine della vita potrebbero essere condivisi tra il nostro pianeta e Marte, aprendo nuove frontiere per la ricerca spaziale e biologica.

L’isola di Pantelleria, con i suoi oltre 7.100 abitanti, si estende su una superficie di circa 84,5 km² ed è situata a 110 km a sud-ovest della Sicilia e a 65 km a nord-est della Tunisia, visibile nelle giornate più limpide. Conosciuta come la Perla Nera del Mediterraneo per le sue origini vulcaniche, Pantelleria è caratterizzata da un paesaggio straordinario, formato da colate laviche, caldere e coni vulcanici come la Montagna Grande, che raggiunge gli 836 metri di altitudine.
L’attività vulcanica dell’isola è ancora presente sotto forma di sorgenti termali e fumarole, che alimentano anche il Lago di Venere. L’ultimo episodio eruttivo risale al 1891 con un’eruzione sottomarina. Oggi Pantelleria è un territorio in lento sprofondamento dovuto al raffreddamento e al degassamento del magma sottostante.
L’isola è rinomata anche per i suoi manufatti rurali come i dammusi, tipiche abitazioni con mura spesse di pietra lavica e tetti a cupola bianchi, che rappresentano esempi di architettura bioclimatica tradizionale. Il paesaggio è arricchito da giardini panteschi, costruzioni cilindriche create per proteggere agrumi dal vento e controllare l’apporto idrico, in un ambiente naturalmente povero d’acqua.
Dal punto di vista naturalistico, la flora è caratterizzata dalla macchia mediterranea con piante aromatiche come rosmarino, timo e lavanda, oltre a boschi di pini e lecci nelle zone più elevate. La fauna comprende specie di uccelli migratori e stanziali, piccoli mammiferi e la rinomata sottospecie autoctona dell’asino pantesco, oggetto di un progetto di recupero genetico.
Pantelleria rappresenta quindi una sintesi perfetta tra natura, scienza e cultura, offrendo esperienze termali uniche e contribuendo in modo significativo alla comprensione dell’origine della vita nel nostro sistema solare.