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E’ possibile vivere e respirare musica per 36 ore consecutive? E’ successo lo scorso weekend al Seat Musicathon di Berlino, dove 14 giovani talenti di 7 diversi paesi, si sono ritrovati per condividere un’esperienza incredibile. Chiusi nel Hotel nHow, l’unico in Europa con studio di registrazione integrato, i ragazzi hanno letteralmente respirato musica dalla mattina alla sera, per cercare di aggiudicarsi l’ambito premio di Seat.

Infatti, dopo l’Architon, che ha avuto luogo lo scorso anno a Barcellona, e ha visto la creazione di un museo digitale, Seat, ha deciso di replicare anche quest’anno sulla falsa riga degli hackaton, per dare la possibilità a tre talenti di vincere il Musicathon e collaborare così, alla creazione del nuovo sound logo del brand, in un viaggio che dopo Berlino li porterà a Barcellona, e poi a Los Angeles.

La competizione ha attirato un totale di 1185 concorrenti , che hanno dato vita a ben 1924 pezzi musicali, totalmente originali, che rispondevano ad una domanda che lasciava molta libertà di espressione: “Che suono avrebbe Barcellona, se fosse un pezzo di musica moderna?” . I finalisti, dunque, provenienti da diverse culture ed altrettanti panorami musicali, hanno condiviso le loro conoscenze, collaborato, dato ed ottenuto consigli, oltre che dato vita a spontanee jam session coinvolgenti, contribuendo a creare un’incredibile atmosfera .

In un hotel dove la musica è ovunque, dagli ascensori con diversi generi, dal pop al rock, al classico, fino alle chitarre e al pianoforte nella hall, i ragazzi hanno avuto 36 ore per creare un nuovo pezzo che si adattasse alla richiesta di Seat: costruire la colonna sonora di un video di lancio della durata di 35 secondi. Ad aiutarli, c’erano anche esperti del settore e ambassador da diversi paesi, come il pianista spagnolo Deparamo. Mentre la giuria si componeva di sette diverse personalità appartenenti al mondo Seat, ma anche a quello della musica (come i partner di Musicathon: Abbey Road Institute, Roland, Epiphone e KRK Systems).

Alcuni hanno interpretato il compito ricordando le radici latine del passato, mentre altri hanno preferito suoni innovativi ed originali (come quelli derivati dal suonare effettivamente una macchina Seat), più coerenti con l’immagine contemporanea del brand, legata alla tecnologia tedesca. Alla fine hanno trionfato entrambe le strategie attraverso le creazioni di Ariadna Castellano dalla Spagna, Tomm Zeskel dall’Italia e Christian Wiercimok dalla Germania.

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ultimo aggiornamento: 11-05-2016