La colite, o più correttamente la sindrome del colon irritabile, è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino molto diffusa e davvero fastidiosa. Si tratta di un problema non grave, va setto subito, ma i cui sintomi possono rendere alquanto spiacevole vita, soprattutto perché compromettono il buon rapporto con il cibo e creano disagio e imbarazzo.

Ci sono molte cause che possono provocare la colite, sia di natura organica che psicosomatica. Ad esempio la celiachia, oppure altre intolleranze alimentari come quella al lattosio possono creare infiammazione alle mucose dell’intestino.

Spesso e volentieri, però, la persona che ne soffre, dopo essersi sottoposta a tutti gli esami del caso – tra cui la colonscopia, necessaria per valutare lo stato dell’intestino – e i test allergologici, “scopre” di essere in perfetta salute. E allora… perché quel mal di pancia costante? Quando il medico può escludere ogni altra origine organica o morbosa, allora si parla di colite nervosa, determinata da stress. Quali sono i sintomi? Eccoli più o meno tutti:

  • Meteorismo
  • Gonfiore addominale
  • Presenza di muco nelle feci
  • Dolore durante la defecazione e sollievo momentaneo subito dopo
  • Stipsi alternata a diarrea
  • Crampi addominali
  • Digestione lenta e difficile

La situazione viene aggravata dall’imbarazzo che si prova, non a caso questa malattia viene definita come anti sociale, perché porta chi ne soffre a rifuggire le occasioni conviviali e le uscite con gli amici. Mangiare diventa una tortura, perché in fase digestiva subentrano tutti i disturbi che abbiamo elencato, senza contare che la pancia sempre gonfia non è proprio il massimo dal punti di vista estetico. Come si cura la colite nervosa? Essendo una malattia psicosomatica, si dovrà agire su più fronti.

Per quanto riguarda il “soma”, ovvero il corpo, sarà necessario seguire una dieta leggera a base di cibi “sfiammanti” come la carne e il pesce magri, le verdure cotte, le patate lesse, pasta e riso condite in modo light, poco pane, niente dolci e frutta non acida come mele, pere e banane. Assumere del carbone vegetale dopo aver mangiato può aiutare ad assorbire i gas intestinali e a ridurre il gonfiore addominale. sul fronte “psiche”, poi, meglio evitare i farmaci e puntare piuttosto su omeopatia, fitoterapia e fiori di Bach. Anche le tecniche di meditazione e di training autogeno sono consigliate, perché aiutano a combattere lo stress e recuperare la serenità interiore, condizione necessaria per riportare anche l’intestino in equilibrio.

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ultimo aggiornamento: 20-05-2013