[blogo-gallery id=”130702″ layout=”photostory” title=”Il Circo Barnum e l’American Museum” slug=”il-circo-barnum-e-lamerican-museum” id=”130702″ total_images=”6″ photo=”0,1,2,3,4,5″]

Sicuramente almeno una volta tutti abbiamo utilizzato, come modo di dire, “Circo Barnum”, per indicare una situazione di caos e bizzarrie. E bizzarro il Circo Barnum, fondato da Phineas Taylor Barnum nel 1880, lo era davvero.

Fin dai tempi dell’American Museum, il museo su cinque piani creato nel 1842 sull’angolo tra la Broadway e Ann Street a New York, Barnum focalizzò la sua attenzione sulle stranezze e su quelli che potremmo definire – anche se impropriamente – fenomeni da baraccone, i cosiddetti freaks.

Nel 1835 Barnum presentò una donna, Joyce Heth, che affermava di avere 161 anni e di essere stata la balia di George Washington. Moltissime persone accorsero a vederla esposta al Niblo’s Garden di New York prima e in tour poi, finchè morì nel 1836 a (soli) 79 anni.

Nonostante l’evidente raggiro la carriera di Barnum come impresario decollò. La sua vita fu anche raccontata in un musical (Barnum, del 1980) e tra le stranezze esibite negli anni ci sono la sirena delle isole Fiji (un busto di scimmia montato su una coda di un grosso pesce), lo scheletro umano (in realtà un uomo magrissimo), la donna barbuta, i fratelli siamesi Chang e Eng Bunker, persone tatuate – che ai tempi venivano guardate con curiosità – e i ‘lillipuziani’.

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 14-10-2015