Da bambini sperimentare un blocco digestivo è comune, ma si tratta di una evenienza che può capitare sempre, perché il processo della digestione è abbastanza delicato e molti fattori possono intervenire ad interromperlo.

Durante questa operazione, infatti, il cuore pompa molto sangue verso lo stomaco, soprattutto se abbiamo mangiato cibi molto elaborati e pesanti che necessitano di un “superlavoro” per essere digeriti a livello gastrico.

Se, però, durante questa fase si verifica qualche situazione anomala che interferisce sia con l’attività dello stomaco che con l’efficienza del cuore, allora si può arrivare al blocco digestivo. Tra questi fattori abbiamo il freddo (e in questo caso parliamo di congestione), lo stress emotivo, ad esempio uno stato di ansia improvviso, un malessere nascosto (ad esempio capita spesso che stiamo “covando” un’infezione e non lo sappiamo ancora, ma il corpo risulta comunque indebolito).

Oppure, più semplicemente, abbiamo mangiato troppo, o troppo in fretta per l’ingordigia, e il nostro stomaco si “ribella” smettendo di digerire il cibo in eccesso. In questi casi l’indigestione si verifica spesso nelle ore notturne, svegliandoci. Come si manifesta il blocco digestivo? Ecco i sintomi più comuni:

  • Nausea
  • Malessere generale
  • Pallore
  • Sudorazione fredda
  • Stomaco teso e dolorante, con crampi
  • Senso di svenimento
  • Tremore alle gambe
  • Oppressione al petto

Come si rimedia al blocco digestivo? Dipende, ci sono diverse vie percorribili. Se abbiamo mangiato troppo, possiamo provare ad assumere un antiacido tradizionale che stimoli la ripresa della digestione. Oppure possiamo liberarci del cibo indigesto con un emetico che ci procuri il vomito. Questa soluzione è la migliore quando l’indigestione abbia colpito i bambini o ci sia il sospetto di una reazione allergica a qualche alimento.

Talvolta, però, può essere sufficiente riscaldare lo stomaco con un massaggio delicato o una fonte di calore (ad esempio una borsa dell’acqua calda) e una bevanda digestiva, come un buon tè bollente o una tisana alla camomilla o al finocchio. In genere questo malessere passa da solo. Se, però, le condizioni generali dovessero peggiorare, se la persona colpita dal blocco dovesse perdere i sensi (collasso cardiocircolatorio), allora l’unica soluzione è quella di chiamare subito i soccorsi o recarsi all’ospedale per scongiurare conseguenze gravi.

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ultimo aggiornamento: 21-08-2013