La tiroide è una piccola ghiandola endocrina dal cui corretto funzionamento dipendono diverse funzioni biologiche fondamentali. Disfunzioni tiroidee sono, purtroppo, molto comuni, e sembrano colpire con maggior frequenza le donne, soprattutto in concomitanza con eventi quali la gravidanza o la menopausa, di per sé perfettamente fisiologici e naturali, ma senza dubbio fonte di grande stress psicofisico.
Appunto lo stress può interferire con il corretto funzionamento della tiroide e con la normale secrezione dei due ormoni T-3 (iiodotironina) e T-4 (tiroxina) attraverso i quali questa ghiandola regola attività biologiche come il metabolismo basale, l’umore e l’attività neuronale, la libido e persino, in parte, l’attività cardiaca.

Anomalie del ciclo mestruale, perdita dei capelli con alopecia, aumento di peso o depressione sono spesso imputabili proprio ad una disfunzione tiroidea. Lo stress influisce sull’attività endocrina della tiroide perché questa è, a sua volta, regolata dall’ipofisi, una ghiandola cerebrale (la più importante del corpo), attraverso l’ormone TSH (tireotropina), la cui funzionalità neuroendocrina può essere compromessa da un’alterazione dell’attività cerebrale legata a condizioni di tensione.

Una donna stressata è più suscettibile a variazioni ormonali, cosa a cui è comunque più predisposta fisiologicamente, e questo può portare a disfunzioni acute e subacute. Secondo le stime, le donne sono soggette e malattie della tiroide da 5 a 8 volte più degli uomini, in particolare dopo la gravidanza (sempre a causa delle variazioni ormonali), ma è indubbio che situazioni traumatiche o forti stress possono incidere in modo determinante.

In particolare lo stress può indurre ad una iper produzione dei ormoni tiroidei (ipertirodismo), o inibirla portando all’ipotiroidismo. Come riconoscere una disfunzione tiroidea legata a problemi della psiche, piuttosto che organici? Non è facile, perché i sintomi sono gli stessi, ovvero dimagrimento, formazione del “gozzo“, occhi sporgenti (esoftalmo), iper sudorazione, insonnia ed eccitabilità per l’ipertiroidismo, e ingrassamento, deficit mnemonici, depressione, sudorazione assente per l’ipotiroidismo. In entrambi i casi si assiste anche ad una alterazione del ciclo mestruale e caduta dei capelli.

Le terapie sono di tipo ormonale, ovvero si somministrano ormoni sostitutivi se la tiroide ne produce troppo pochi, mentre se ne inibisce la produzione in caso di iperattività endocrina. Anche le terapie con lo iodio radioattivo possono essere d’aiuto. In ogni caso, l’essenziale è cercare di ripristinare condizioni di equilibrio psicofisico sia agendo direttamente sulla tiroide, che intraprendendo un percorso terapeutico per ridurre i livelli di stress e superare eventi traumatici.

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ultimo aggiornamento: 21-11-2013