Come facilmente intuibile dalla definizione, la tallonite è una sindrome infiammatoria dolorosa che colpisce la parte posteriore del piede (retropiede), ovvero il calcagno, per cause diverse. Si tratta di un disturbo fastidioso (definito anche talalgia plantare e tallodinia), che spesso crea problemi nella deambulazione e necessita di un periodo di riposo assoluto.

Tra le cause della tallonite ci possono essere traumi e incidenti, l’uso di calzature sbagliate per un tempo prolungato (anche anni), come ad esempio tacchi troppo alti in scarpe troppo strette, e malattie metaboliche.

Tuttavia, la maggior parte delle talloniti è associata ai seguenti problemi di tipo ortopedico:

  • La formazione dello sperone calcaneare (o spina), che altro non è che una deformità prodotta dalla crescita anomala di una porzione ossea uncinata al di sotto del calcagno che sporgendo internamente può provocare l’infiammazione dei tessuti del piede
  • Fascite plantare: infiammazione dei fasci muscolari plantari
  • Tendinite dell’achilleo (infiammazione del tendine d’Achille)

Altre malattie sistemiche come la gotta o le malattie reumatiche (tra cui l’artrite reumatoide), possono contribuire allo sviluppo della tallonite. Inoltre, fattori di rischio sono l’attività sportiva intensa, il sovrappeso, una cattiva circolazione, l’età superiore ai 40 anni e l’uso di calzature sbagliate. I sintomi di questa infiammazione sono soprattutto il dolore, particolarmente intenso quando si sollecita il calcagno dopo essere stati a lungo immobili, e che a seconda dell’origine può essere più o meno interno e profondo.

Quali sono le terapie per curare in modo efficace la tallonite? Dipende dalle cause scatenanti. La fase acuta dell’infiammazione in genere non dura più di due settimane, tempo in cui si dovrà stare a riposo e assumere analgesici se il dolore dovesse essere troppo intenso. L’uso di plantari ortopedici, tutori e fasce elastiche può aiutare nella deambulazione ad attutire il disturbo, ma sarà l’ortopedico che, sopo opportune indagini diagnostiche volte anche a valutare eventuali danni a ossa e tessuti molli del piede, a stabilire le terapie adatte.

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ultimo aggiornamento: 09-01-2014