Il prolasso dell’utero è un problema femminile legato all’età e ai parti che, però, una ginnastica mirata è in grado di prevenire. Infatti rinforzare con esercizi specifici il pavimento pelvico, ovvero tutta la muscolatura genitale, anale e uterina, consente di evitare che si verifichi un suo cedimento. Ma esattamente cos’è il prolasso dell’utero?

Come sappiamo, questo importante organo dell’apparato riproduttivo femminile, che ha il compito di accogliere l’embrione fecondato dopo il concepimento in modo che possa crescere e diventare feto, è rivestito da tessuto muscolare vascolarizzato.

Se sottoposto a tensioni come parti multipli, e se non “allenato” a sufficienza, a causa dell’età e di altri fattori tra cui un mal posizionamento congenito, può “collassare”, ovvero scendere più in basso rispetto al suo assetto normale spingendo la vagina oltre la vulva. Questo disturbo dà sintomi come l’incontinenza urinaria e problemi intestinali, proprio perché l’utero, nel suo prolasso, finisce per coinvolgere tutti gli organi e gli apparati vicini.

Dal momento che per i casi più gravi la soluzione è chirurgica, è meglio agire preventivamente sulla muscolatura uterina, rinforzandola. I celebri esercizi Kegel che facilitano il parto, ad esempio, sono una ginnastica perfetta per mantenere l’utero ben saldo nella sua posizione. Si tratta in effetti di contrazioni volontarie dei muscoli del pavimento pelvico da effettuare più spesso che si può.

Per allenare il bacino è ottimo il Pilates (anche con l’ausilio della fitball) così come gli esercizi yoga, ugualmente provvidenziali per evitare che il nostro utero “precipiti” verso il basso. Questo tipo di ginnastica si può effettuare sempre, anche durante la gravidanza, e consente effettivamente non solo di mantenere allenata la muscolatura intima, ma anche di tonificare i visceri e l’apparato urinario.

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ultimo aggiornamento: 10-01-2014