Subito dopo il parto, molte neomamme si accorgono di un piccolo problema di cui prima non soffrivano: l’incontinenza urinaria. Si tratta, però, di un disturbo nella maggior parte dei casi transitorio, che si manifesta in forma lieve e che seppur imbarazzante e fastidioso, non deve allarmare più del dovuto.

Piccole perdite di urina possono essere sollecitate anche da stimolazioni meccaniche come starnuti, risate o colpi di tosse, come se non si avesse più il controllo totale sulla propria vescica e sull’atto della minzione. Perché ciò accade?

Quando una donna partorisce naturalmente il proprio bambino, quindi parliamo del parto vaginale, tutta la muscolatura pelvica vien sottoposta ad uno stiramento notevole, ragion per cui nel primo mese dopo la nascita del bambino piccole modifiche anatomiche possono permanere. In particolare, tende ad aumentare la lunghezza del perineo, che è quella porzione che separa l’ano dalla vagina, con perdita di elasticità muscolare e di sensibilità.

Non solo, talvolta, a causa del parto, può anche verificarsi un piccolo prolasso uterino, ovvero una “discesa” dell’utero verso il basso che provoca uno schiacciamento della vescica. La muscolatura che regola quindi il flusso urinario, diventando più debole, non consente più alla donna di averne il completo controllo. In tutti questi casi, non preoccupatevi troppo.

Se l’incontinenza urinaria è provocata solo da un piccolo cedimento del pavimento pelvico, si tratta di una condizione reversibile. Potrete accelerare voi il processo di “ritorno alla normalità” eseguendo tutti i giorni, dapprima con molta dolcezza, poi con maggiore intensità, esercizi di ginnastica pelvica (come gli esercizi Kegel) per “allenare” nuovamente e ridare elasticità e sensibilità al pavimento pelvico.

In caso di prolasso uterino potrebbe invece rendersi necessario un piccolo intervento chirurgico. In ogni caso, questo tipico disturbo femminile si può prevenire. Sia prima che durante la gravidanza praticate la ginnastica pelvica con costanza, vedrete che l’incontinenza urinaria non si verificherà neppure dopo più parti naturali ravvicinati.

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ultimo aggiornamento: 11-01-2014