La carenza di calcio è un problema che riguarda soprattutto le donne, e che si verifica in particolare nel periodo della menopausa, quando l’organismo ha un maggior bisogno di questo minerale e tende a sottrarlo a ossa e denti, favorendo l’osteoporosi.

Il calcio è elemento costitutivo del nostro sistema scheletrico e della nostra dentatura, e quanto il corpo va in carenza, ovvero perde minerali, in genere per colpa di diete sbagliate, ma anche per squilibri ormonali ed endocrini, tende a recuperarlo dai tessuti in cui si trova in abbondanza. Compito del calcio, tra le altre cose, è quello di mantenere il PH alcalino del corpo.

Ecco perché accorgersi di essere in debito di calcio è facile. I sintomi principali sono dolori muscolari e scheletrici, perdita dei capelli e unghie fragili, dolori alle braccia, alle dita, crampi, carie ai denti, emorragie e sanguinamenti gengivali, tachicardia. Nei casi più gravi, come anticipato, le ossa diventano fragili come vetro con un alto rischio di fratture spontanee, e allora parliamo di osteoporosi.

Come si può rimineralizzare l’organismo? I cibi che contengono calcio sono tanti, e noi dobbiamo introdurli nella dieta con intelligenza, sapendo che il minerale presente in alcuni produce un effetto contrario a quello desiderato.

Il calcio contenuto nei latticini, ad esempio, non è il più indicato per colmare il fabbisogno di calcio in stato di carenza (considerando che le donne in menopausa hanno un fabbisogno di circa 2500 mg al giorno), perché essendo alimenti acidi, tendono a favore la perdita di minerali, anziché la loro assimilazione.

E’ la ragione per cui molte persone che abitualmente consumano formaggio e latte possono comunque soffrire di osteoporosi. Inoltre, anche la vitamina D va assunta in associazione al calcio, perché ne consente l’assorbimento a livello intestinale. In linea di massima, quindi, ecco i cibi su cui puntare per assumere il calcio di cui abbiamo bisogno:

Vegetali e foglia verde, erbe aromatiche (tra cui prezzemolo e basilico), frutta secca in guscio e non, pesci di mare (in particolare pesce azzurro, cozze e vongole e salmone ricco anche di vitamina D), alghe, fagioli di soia e derivati (tofu, latte, yogurt), germogli, olio extravergine d’oliva a crudo, funghi, uova, cavoli e broccoli, avena e cereali integrali. Tra i latticini le fonti migliori sono il formaggio parmigiano e lo yogurt greco.

Foto| via Pinterest

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 05-03-2014