)
Con il termine ictus (“colpo”, dal latino), si intende un danno cerebrale potenzialmente letale che si verifica per il mancato afflusso di sangue al cervello. Questo deficit può interessare una piccola area cerebrale, con conseguenze tutto sommato lievi, oppure porzioni più consistenti del cervello, con possibili danni gravi e persino la morte.

L’ictus può essere di due tipi: ischemico, che è di gran lunga il più frequente, e anche il meno grave, e l’emorragico, più drammatico. Per comprendere cosa sia esattamente un ictus cerebrale, dobbiamo considerare il ruolo importantissimo che l’ossigeno, trasportato dal sangue, svolge nell’area cerebrale.

Anche un mancato afflusso di pochi minuti può provocare danni molto gravi portando alla morte centinaia di cellule neuronali e compromettendo le funzioni a cui esse sovrintendono, che variano a seconda della zona, e del lobo, interessata dall’ictus. Quando si verifica un’ischemia, ovvero una occlusione di una delle arterie che portano il sangue al cervello, provocata da un’incrostazione di colesterolo, o da un embolo (grumo di sangue o di grasso), il sangue non riesce più ad irrorare la porzione di cervello corrispondente, che va incontro a necrosi.

Questo tipo di ictus (ischemico, appunto), è di gran lunga il più comune, si verifica più facilmente negli uomini e nelle donne over 60-65, e dà sintomi premonitori che se ben interpretati possono davvero evitare il peggio, inclusi danni cerebrali. Ecco i segnali d’allarme a cui prestare attenzione:

  • Torpore, formicolio e debolezza in un lato solo del corpo
  • Vertigini, giramenti di testa improvvisi
  • Confusione mentale, difficoltà ad esprimersi chiaramente a comprendere ciò che gli altri dicono
  • Disturbi visivi che interessano solo un occhio
  • Mal di testa acuto

Quando si verifichino, tutti insieme, questi sintomi, è bene chiamare subito i soccorsi perché sono chiari segni di qualcosa che non va. Un intervento tempestivo con la somministrazione di un trombolitico, riesce a sbloccare l’arteria e ripristinare subito l’afflusso di sangue al cervello evitando, così, conseguenze.

Per quanto riguarda, invece, l’ictus emorragico, questo è provocato dalla rottura improvvisa di un vaso cerebrale, con il sangue che “invade” il cervello, o una sua porzione, e produce un ematoma. In questi casi la persona può perdere coscienza ed è necessario sottoporla con urgenza ad un intervento chirurgico di rimozione dell’ematoma. In ogni caso, l’ictus è un tipico evento che richiede soccorsi immediati, non certo misure fai da te che potrebbero produrre ancora più danni del trauma stesso. Il tempismo è la cura migliore.

Foto| via Pinterest

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 12-03-2014