La violenza sulle donne è un tema ricorrente nella cronaca italiana e internazionale, il bilancio dei casi di femminicidio è in continuo aumento e ogni giorno si viene a conoscenza di storie agghiaccianti e molto tristi. In un clima come questo il termine “femminicidio” diventa tristemente necessario il che è assurdo perché in una società civile non dovrebbe esserci una categoria a parte per gli omicidi commessi su vittime femminili. A Napoli è partita un’iniziativa che condanna gli uomini in modo molto interessante e con un forte impatto emotivo, una mostra fotografica che si intitola “I Miserabili” e che consiste in una raccolta di 10 fotografie che ritraggono i carnefici nel momento dell’arresto.

La mostra “I Miserabili” sarà inaugurata a Napoli presso il museo Madre sabato 29 marzo e si potrà visitare con ingresso libero dalle 10,00 alle 19,00. Questa campagna di sensibilizzazione è molto particolare perché vede per la prima volta protagonisti gli uomini e non le donne ferite o mutilate, ma gli uomini, i carnefici, catturati e consegnati alle forze dell’ordine, in manette nel momento in cui vengono arrestati. Foto che portano con se un messaggio forte che ci fa vedere i carnefici nella loro vulnerabilità, che ci dimostrano che tutto il nostro dolore può finire che è possibile ottenere giustizia ed avere una vita diversa, lontana dai soprusi e dalla violenza fisica e psicologica.

Il progetto è stato ideato e diretto dalla giornalista Désirée Klain e curato con la collega Giuliana Ippolito, le immagini sono state invece realizzate dal bravissimo fotoreporter napoletano Stefano Renna. Désirée Klain in merito a questo progetto ha spiegato:

“Per prevenire la credo sia importante produrre un’identificazione negativa e far capire all’uomo, al potenziale carnefice, ciò che gli potrebbe succedere dopo che deve contribuire a trasmettere il pensiero che la violenza, e le sue conseguenze, siano insopportabili”.

Il 29 marzo al museo Madre di Napoli sono in programma anche due performance che coinvolgeranno il pubblico invitandolo a riflesse sul tema della violenza sulle donne a cura dell’artista spagnola Gema Ruperez e dell’italiana Barbara Bonfilio.

Fonte | redattoresociale
Foto | madrenapoli

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ultimo aggiornamento: 26-03-2014