Il litio è conosciuto prevalentemente come principio attivo presente nei farmaci usati per curare disturbi psichici anche gravi, tra cui depressione clinica, sindrome bipolare e sindrome schizofrenica. Si tratta, evidentemente, di patologie molto diverse tra di loro, che in comune hanno uno squilibrio nell’attività elettrica dei neuroni e nella produzione dei principali neurotrasmettitori.

Tuttavia, il litio è, prima di tutto, un oligoelemento presente in natura, nella terra, nei cibi che comunemente consumiamo, che svolge in effetti un ruolo importante nel sovrintendere l’attività nervosa del cervello, nel preservare l’equilibrio emozionale e nel regolare i livelli di alcuni minerali come il calcio e il magnesio.

Assunto come integratore alimentare – ovvero come micronutriente a basso dosaggio – non solo non produce gli effetti tossici dell’omologo psichiatrico (che se da un lato aiuta a risolvere sindromi depressive e disturbi psichici, con cefalea associata, dall’altro dà anche molti effetti collaterali), ma aiuta a migliorare l’umore e a sentirsi più sereni.

Insomma, il litio funge da equilibratore emotivo e da calmante, e pertanto, anche a basse dosi, può contribuire ad alleviare stati d’ansia e angoscia, sbalzi d’umore, mal di testa ricorrente, insonnia, malinconia, aggressività immotivata e rabbia.

Come anticipato, questo micronutriente è naturalmente presente in natura, sia nei prodotti della terra che nei cibi di origine animale. Ecco una lista degli alimenti più ricchi di litio da inserire nella dieta per superare momenti di sconforto e periodi di depressione:

  • Patate, aglio cipolle (tuberi e bulbi che crescono sotto terra, in terreni in cui siano disciolti molti sali di litio)
  • Uova
  • Cereali (meglio se integrali e in grani)
  • Carne di manzo
  • Alghe
  • Ortaggi e vegetali
  • Frutta
  • Acqua potabile

Per essere sicuri di assumere una buona quota di litio dall’alimentazione (almeno 2000 microgrammi al giorno), bisogna acquistare frutta e verdura da portare in tavola che siano provenienti da coltivazioni i cui terreni siano ricchi di sali di litio. Stesso discorso per l’acqua da bere. Eventualmente potete integrare questo oligominerale assumendo l’integratore (non il farmaco) che trovate in farmacia o in erboristeria, che ha un dosaggio minimo e, pertanto, non è tossico.

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ultimo aggiornamento: 11-04-2014