In Germania la chiamano “Mutti” (Mamma), mentre per noi italiani è piuttosto una professoressa severa che indossa abiti da discount – giacca colorata e pantalone nero costituiscono la sua divisa d’ordinanza – e che ci “bacchetta” per il forte dedito pubblico e i tentativi di scrollarci di dosso i pesanti vincoli economici imposti dalla UE e dalla moneta unica.

Ma Angela Merkel è in realtà un politico, anzi, una politica di razza, intelligente, lungimirante, prudente, solida e capace. Una di quelle persone talmente credibili e affidabili, che una volta diventata Presidentessa dal suo partito (CDU), è riuscita a farsi eleggere dai tedeschi quale loro Cancelliere per ben tre volte (un record). La Merkel è una di quelle di cui, istintivamente, senti che ti puoi fidare.

Angela Merkel ha alle spalle una storia che forse vale la pena di raccontare, per comprendere come sia riuscita a diventare una delle donne leader politiche più importanti d’Europa (e quindi del mondo), e in generale uno dei personaggi, non solo femminili, più influenti. Innanzi tutto, Angela nasce ad Amburgo nel 1959, una città che ai tempi faceva parte della Germania dell’Est (DDR), con un cognome Kasner – che in origine (come recenti biografie hanno portato alla luce) suonava Kazmierczaks.

Suo nonno Ludwig era polacco, infatti, ma dopo il trasferimento in Germania, il matrimonio con una donna di Berlino e la nascita del figlio Horst (il papà di Angela), decise di cambiare il complicatissimo cognome con uno che suonasse più limpidamente tedesco. Angela nacque quindi in piena guerra fredda, in una Germania divisa da un muro, ed è importate sottolineare che la sua elezione quale Cancelliere rappresenta anche il primo premierato di un leader originario della Germania dell’Est.
Angela Merkel Speaks At CDU Party Congress


Questo, naturalmente, ha un peso non indifferente, perché la figura della Merkel-Cancelliere diventa incarnazione di una unificazione reale – politica e “fisica” – del Paese. Così come un peso ce l’ha il fatto che Angela sia figlia di un pastore luterano, educata con rigore e sobrietà, qualità che tuttora la contraddistinguono e che la fanno apprezzare dagli elettori di ogni strato sociale.

Intelligente e brillante studentessa, dotata per le materie scientifiche, Angela si laurea in fisica preso l’Università di Lipsia (1978-79), consegue poi un dottorato in chimica e diventa una ricercatrice in chimica quantistica presso l’Accademia delle Scienze di Berlino-Adlershof (dove lavorerà fino al 1990). Intanto trova il tempo per sposarsi con il suo primo marito, dal quale prende il cognome che tuttora porta, e per cominciare ad interessarsi di politica.

Inizialmente aderisce al Movimento giovanile socialista Libera Gioventù Tedesca. Dopo la caduta del muro di Berlino, nel 1989, Angela Merkel entra in quello che a tutt’oggi è il suo partito, la CDU (una sorta di Democrazia Cristiana tedesca di posizione conservatrice), e inizia la sua folgorante carriera politica (frutto, però, di duro lavoro, tenacia e sacrifici).

Arriva in Parlamento per il primo incarico importante nel 1994, quando diventa Ministro per l’Ambiente, e intanto fa carriera anche all’interno della CDU, di cui viene eletta Presidentessa nel 2000. La prima vittoria come Cancelliere della Repubblica tedesca risale al 2005, la terza e ultima al 2013. Il resto, è, naturalmente, storia. Se la parte politica della vita di Angela Merkel è assolutamente lineare e specchiata, quella privata può darci qualche soddisfazione in più.

Ad esempio, da alcune biografie (non proprio autorizzate) della Cancelliera, scopriamo la che famiglia Kasner, nonostante risiedesse nella DDR, e il padre fosse un umile pastore protestante e la madre un’insegnante, aveva il privilegio di abitare in una bella casa e condurre una vita abbastanza agiata , tanto da possedere ben due automobili (un lusso abbastanza inusuale in un Paese comunista). Infatti, secondo alcune voci di corridoio, oltre ad essere un prete, il papà di Angela era anche un funzionario (spia?) del Partito Comunista.

Che sia vero o meno, a noi interessa piuttosto sapere che la bimba visse un’infanzia piacevole, e che a scuola fosse molto ammirata dai compagni, che la definivano “la più sveglia di tutti“. Brillante e dotata di carisma fin da ragazza, portata per le lingue (parla perfettamente il russo e il polacco, oltreché l’inglese) Angela è in realtà anche piuttosto determinata e anticonformista nel privato.
GERMANY-MOLDOVA-DIPLOMACY
Intanto, da protestante qual era, diventa cattolica (come lo era stato il nonno polacco), e nonostante questo, mentre ricopre la carica di Ministro per l’Ambiente nel Governo presieduto da Helmut Kohl, convive more uxorio con il suo vero grande amore, arrivato dopo il divorzio, Joachim Sauer (peraltro ebreo), senza manifestare alcuna voglia di convolare a giuste nozze.

Lo farà, e con rito cattolico, solo nel 2000 dopo essere diventata Presidentessa della CDU. Stupiti? Ebbene, in realtà Angela, oltre ad essere una leader politica di grande polso e fermezza, è anche una partner insospettabilmente amorevole nel privato, nota per la sua abilità in cucina. Pare che la sua specialità sia il plum cake, ma che siano ottimi anche la sua zuppa di patate e il suo arrosto, piatti che il marito adora.

Si dice anche che prepari la colazione al suo Joachim ogni mattina (impegni politici permettendo). Angela e suo marito sono una coppia molto romantica, spesso scappano per qualche mini vacanza a due (ad esempio in Italia, che la Merkel ama molto), o vengono sorpresi in qualche ristorantino in tenero atteggiamento.

Dietro ogni grande donna c’è dunque un grande uomo? Forse un grande amore, più probabilmente. Apprezzare una leader politica come la Merkel a noi appare difficile, ma se proviamo ad entrare nella mentalità dei tedeschi, possiamo comprendere alla perfezione perché riscuota tanto consenso.

Il suo vasto elettorato la ama perché sente di potersi fidare ciecamente di lei, e di poter dormire sonni tranquilli mentre questa donna dall’aspetto di placida matrona si prende cura degli interessi della nazione e, tra una riunione e un vertice, trova il tempo per tifare la “sua” nazionale di calcio e per sfornare profumati plum cake. Che si può volere di più?

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ultimo aggiornamento: 10-07-2014