Le donne hanno una predisposizione particolare a sviluppare i cosiddetti disturbi dell’alimentazione, ovvero ad instaurare, con il cibo, una relazione impropria, malata. Questo accade perché le donne vivono il rapporto con il proprio corpo e con la propria immagine esteriore, anche per le “imposizione” dei media di modelli estetici spesso del tutto inarrivabili, più controverso rispetto agli uomini.
Il peso diventa, così, un chiodo fisso, associato al rifiuto per le forme troppo sinuose del proprio corpo. Le adolescenti sono le più vulnerabili, perché la loro psiche ancora immatura favorisce il cosiddetto dismorfismo, il vedersi molto diverse dalla realtà, più grasse e brutte, inadeguate.
Ma il cibo ha anche altre valenze che vanno al di là del mero nutrimento associato all’aumento di peso. I cibo è anche gratificazione, è “calore”, è comfort, pertanto si può “rifiutare” per mantenere la mente lucida e controllare e punire il corpo, oppure si può usare come sostituto di “altro”, e ingurgitarne quantità esagerate.
Tra i più comuni disturbi dell’alimentazione che affliggono le donne ci sono la bulimia e l’anoressia nervosa, malattie invalidanti e molto pericolose che possono mettere a rischio la vita stessa di chi ne soffre. Vediamo come si manifestano, e quali sono gli altri disturbi alimentari più comuni o in aumento per riconoscerli in noi stesse, o in chi ci circonda, e pertanto essere in grado di chiedere aiuto:
- Bulimia nervosa. Insorge facilmente tra i 13-18 e i 35 anni di età e si manifesta con attacchi di fame nervosa incontrollata che portano a pianificare vere e proprie abbuffate compulsive seguite da comportamenti compensatori tra cui il vomito autoindotto e l’assunzione di lassativi e diuretici. Le persone bulimiche spesso non hanno un peso fuori norma, sono persone maniache del controllo e possono portare avanti i loro comportamenti per decenni, senza che nessuno se ne accorga. Alla lunga il loro corpo subisce una serie di modifiche elettrolitiche e si indebolisce in modo pericoloso
- Anoressia nervosa. Si manifesta nella prima adolescenza con il rifiuto progressivo e sistematico del cibo (soprattutto di quello più calorico) che porta ad un repentino dimagrimento che mette a rischio la salute. Di anoressia nervosa si può morire. Associato all’anoressia c’è un altro disturbo denominato chewing and spitting (letteralmente “mastica e sputa”). Chi ne soffre si limita ad assaporare e masticare il cibo per poi sputarlo
- Binge eating disorder. E’ un disturbo che insorge nelle persone già in sovrappeso, caratterizzato da continue abbuffate senza controllo che portano a non avere più alcun controllo sulle quantità di cibo ingurgitate. Le donne con sindrome dell’alimentazione incontrollata sono obese e rischiano una morte precoce per le conseguenze dell’eccessivo aumento di peso, tra cui attacchi cardiaci
- Dieting o dieta cronica. Questo disturbo, in aumento soprattutto tra le giovani donne, spinge a intraprendere in modo sconsiderato, spesso senza motivo e a ciclo continuo, diete alla moda che possono scombussolare l’organismo e provocare pericolose carenze nutrizionali e squilibri
- Ortoressia. Talvolta ache la “fissazione” per l’alimentazione salutare diventa un disturbo pericoloso. L’ortoressia, tipico delle donne maniache del controllo, spinge a programmare tutti i pasti con grande anticipo, rifiutando qualunque alternativa che esuli dal proprio rigoroso piano dietetico, spesso talmente rigido da diventare una “prigione” che toglie tutto il gusto di alimentarsi in modo naturale
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