Fai da te
Come coltivare il rosmarino, pianta aromatica gustosa e profumata
Le piante aromatiche sono la bellezza dell’orto sul balcone. Proviamo quindi a coltivarle per utilizzarle al meglio in cucina. Ecco ad esempio come far crescere il profumato rosmarino
Fra le piante aromatiche, certamente il rosmarino è quello che meglio si adatta a vivere e crescere rigoglioso in ogni ambiente. Perfetto in giardino per avere cespugli fioriti e rigogliosi, può essere anche coltivato in vaso o in terrazza senza creare troppi problemi di gestione.
L’unica cosa che va detta è che il rosmarino è preferibile coltivarlo tramite talea e non tramite sementi, in quanto i semini hanno dei tempi tecnici quasi biblici per arrivare a germinazione. Al contrario la talea, o meglio ancora la pianticella pre-formata, ci permettono di bypassare molte problematiche e di iniziare da subito la nostra “avventura aromatica”.
La coltivazione da talea va effettuata in primavera e prevede che il ramoscello sia interrato in vaso con terriccio ricco misto a torba e sabbia (quest’ultima essenziale per evitare il ristagno idrico). La terra va innaffiata con regolarità ma senza esagerare, mantenendo il vaso in zone del balcone a mezz’ombra.
Quando si saranno formate le radici (dopo circa 20-30 giorni), si potranno invasare in un contenitore di coccio più grande oppure direttamente nel terreno del giardino. Se si usa il vaso è bene foderare il fondo con uno strato di argilla espansa e poi coprire con terriccio ricco.
Da questo momento in poi il rosmarino avrà bisogno di pochissime cure. Basterà che sia in una posizione soleggiata perché il sole e il calore aiutano la sua crescita rigogliosa e che sia innaffiato di tanto in tanto solo ed esclusivamente quando il terreno perde umidità. Questa pianta infatti teme più gli eccessi di acqua che la siccità, quindi è bene fare attenzione a non annegarla con abbondanti irrigazioni.
In inverno anzi vale la pena lasciare che sia solo la pioggia a curarsi dell’annaffiatura e l’unica attenzione da avere in questa stagione è che il termometro non scenda sotto gli zero gradi. Temperatura che mina la stabilità e la salute del nostro bel rosmarino.
Per quanto riguarda la cimatura, va fatta in primavera e a fine estate, tagliando i rametti più alti della pianta. In questo modo si garantirà una crescita omogenea anche nella zona bassa, ottenendo un’aggraziata forma tondeggiante. Non preoccupatevi in primavera se il rosmarino è in periodo di fioritura: i fiori possono infatti essere usati in cucina al pari delle foglioline.
Ultima accortezza, siccome il rosmarino ha una crescita piuttosto importante, travasatelo in un vaso più grande all’incirca ogni biennio, in modo che le radici siano sempre comode. Fate questa operazione in periodo primaverile e approfittate dell’occasione per concimare il terreno, in modo da garantire all’arbusto una buona salute e un aroma sempre buono delle foglie.
Foto | da Flickr di grongar