Sembrano usciti dal film le Piccole Canaglie: i ragazzacci del poliedrico Paul Harbutt cercano di stare al loro posto solo nelle sale del Museo Carlo Bilotti di Roma. La mostra fino al 3 Marzo curata da Achille Bonito Oliva intitolata Bad Boys, raccoglie 80 opere dell’artista tra cui bozzetti e studi, sulla tematica dell’adolescenza, dell’infanzia e sui i metodi educativi del passato, raccontati con il classico humor inglese.

Quello che cattura l’attenzione delle scene sono i giovani mascalzoni in bianco e nero disegnati in uno stile caricaturale da vignettista,che spiccano su sfondi sgargianti pop e dalle scritte a neon di una sincerità insolita. Ed ecco una carrellata di tutti le truffe e marachelle che giovani, repressi forse da un’educazione troppo rigida sfogano nella società ignara. E reali bad boys in antiche fotografie che fanno da collage alle opere, sembrano guardare le loro stesse azioni questa volta da semplici spettatori.

Le opere dell’artista londinese, nato nel 1947, nonostante la capacità di stemperare l’atmosfera, ci aprono gli occhi sul bisogno di una comunicazione generazionale che sappia guidare le aspettative di ogni giovane. Del resto Harbutt, che non è la prima volta che vediamo a Roma, crea un teatrino più che reale dove la disobbedienza e la gerarchia “della disperazione” smascherano il volto di una società che rischia di non insegnarci nulla.

Paul Harbutt vignette sui cattivi ragazzi  Museo Carlo Bilotti


Paul Harbutt vignette sui cattivi ragazzi  Museo Carlo Bilotti
Paul Harbutt vignette sui cattivi ragazzi  Museo Carlo Bilotti
Paul Harbutt vignette sui cattivi ragazzi  Museo Carlo Bilotti

Foto| Da Repubblica

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ultimo aggiornamento: 19-02-2013