Peter Pan è stato il primo con cui ha iniziato, perché chi meglio di lui può essere un inno alla giovinezza? Specialmente con delle Converse ai piedi. Cinderella è una studentessa di botanica, molto brava perché rientra sempre prima della mezzanotte; Alice invece è stata immaginata come una ragazza bohemien, molto colorata ma anche molto distratta.
I personaggi Disney ridisegnati come moderni studenti
Belle -mi perdoni l’infanzia ancora viva di alcune lettrici e lettori- sembra proprio una protagonista di qualche film vietato ai minori, tanto che lo stesso autore sulla descrizione si è tenuto piuttosto vago, definendola freaky, nerd, amabile, senza un preciso ruolo.
Non mancano i personaggi maschili: Aladdin va in palestra con Esmeralda e fa breakdance, pratica parkour, e il suo videogioco preferito è “Prince of Persia”. Hercules invece fa il quaterbacks all’università: bello, forte, ma un po’ arrogante.
Personaggi che ormai hanno vita propria, come se da protagonisti sono diventati parte di uno spin off che potrebbe avere pienamente successo, perché d’altronde -diciamolo- della raccolta delle principesse Disney ci siamo un po’ stufati, e fare una serie di studenti oltretutto sarebbe in piena linea con il marketing Disney che punta agli adolescenti.
