La loro storia d’amore clandestina diede vita a magistrali opere d’arte, Camille Claudel & Augudte Rodin, la magia della sublimazione marmorea in atto, passione della carne traslata nella pietra e trasferita in ventidue opere, esposte in occasione dei settant’anni dalla morte della tormentata Camille, morta forse anche d’amore, innalzata da una recente trasposizione cinematografica, dalla mostra presso il centro ospedaliero di Montfavet, nei pressi d’Avignone che la vide in veste di paziente per quasi tre decenni, e ormai anche nella capitale, con un interessante percorso di memorie.

Tutto quello che mi è successo è più di un romanzo, si tratta di un’epopea come l’Iliade e L’Odissea, ci sarebbe bisogno di un Omero per raccontarla. Non comincerò oggi e non voglio rattristarvi. Sono nel baratro. Vivo in un mondo così singolare, così strano. Del sogno che fu la mia vita questo è l’incubo.
Camille Claudel a Eugène Blot, Manicomio di Montdevergues

Il museo Rodin celebra l’anniversario esponendo i lavori in suo possesso, acquistati o provenienti dalle donazioni del fratello poeta Paul Claudel, in correlazione con un programma di mediazione al quale si aggiungono proiezioni, giornate di studio ed eventi dedicati.
Camille Claudel | omaggio al Museo Rodin di Parigi | a 70 anni dalla morte, photo by  BORIS HORVAT/AFP/Getty Images


Cinque le sezioni lungo le quali si snoda quest’eccezionale percorso d’artista:

  • Itinerario di una scultrice: Camille Claudel (1864-1943) allieva, collaboratrice, amante e musa…d’Auguste Rodin.
  • Cronologia promettente di una giovane tenace e talentuosa giunta da un piccolo villaggio a Parigi per studiare presso l’Académie Colarossi.
  • L’incontro con Rodin e il decennio di passione, dal 1882 al 1892.
  • Sola all’apogeo della sua arte ed impegnata appieno nell’emancipazione dall’ingombrante ombra di Rodin.
  • Verso il finale tragico e i trent’anni d’esilio in manicomio senza scolpire.

Camille Claudel | omaggio al Museo Rodin di Parigi | a 70 anni dalla morte, photo by PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images
Altrettanti spunti moltiplicati per seguire le orme di una donna che seppe vivere per l’arte, consumando se stessa in un’infinita estasi amorosa.

Via | musee-rodin.fr

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ultimo aggiornamento: 14-10-2013