Per chi non lo sapesse, nel mese di ottobre Banksy si è recato a New York, ‘autoinvitandosi’ per una residenza artistica presso la più prestigiosa istituzione che opera per la mobilità degli artisti, la strada. Better out than in (Meglio fuori che dentro) è un’operazione di arte urbana e di comunicazione guerrilla che non ha precedenti nella storia. Per l’occasione il sito dell’artista si è trasformato, raccontando – anche attraverso surreali audioguide ‘old-fashion’, la cronistoria degli interventi di Banksy nella Grande Mela, che si succedono quotidianamente dallo scorso 7 ottobre. Niente di pianificato, ma solo un artista in trasferta che si lascia suggestionare da ciò che incontra per le strade. Un buco nel cemento armato diviene un Concrete Confessional, dove un prete vi attende nel caso abbiate bisogno di un’estemporanea confessione, un camion per il trasporto del bestiame da cui escono pupazzi – animali di di pezza, viene posizionato di fronte al Meatpacking District (i mercati generali dove si impacchetta la carne).
Fin qui tutto bene. Fino a che Banksy non ha deciso di attrezzare un anonimo banchetto nei pressi di Central Park e di mettere in vendita i suoi lavori originali e firmati al ‘ridicolo’ prezzo di 60 dollari, cioè 44 euro. Per depistare le tracce ha incaricato della vendita un altrettanto anonimo ed anziano signore. Sul banchetto la sola scritta Spray Art, senza indicazioni di sorta sull’autore. Sul banco piccole tele non incorniciate che riportano alcuni degli stencil più famosi dell’artista di Bristol. A prima vista dunque lo stand appariva in tutto e per tutto identico alle bancarelle a Londra o Berlino che vendono poster e finte riproduzioni dei lavori di Banksy. Proprio per questo sono andati venduti solo 7 pezzi ed oggi una moltitudine di appassionati e collezionisti newyorchesi si mangia letteralmente le mani. Si sono lasciati sfuggire l’affare di una vita: comprare degli originali di Banksy dal valore stimato compreso fra 20.000 e 40.000 dollari a pezzo, un prezzo inferiore di oltre trecento volte quello di mercato.
L’anziano venditore se ne è stato seduto per ore – in mezzo a circa quaranta dipinti per un valore complessivo stimato di 1,59 milioni dollari, prima di effettuare la prima vendita. Nel tardo pomeriggio una donna neozelandese ha acquistato due dipinti e poi si è presentato un giovane professionista con una richiesta, “ho solo bisogno di qualcosa per le pareti della mia stanza“, portandosi via quattro tele. Quello che ci chiediamo noi è se i due compratori si accorgeranno mai del piccolo grande tesoro che si sono messi in casa.

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ultimo aggiornamento: 14-10-2013