L’Unione Europea dice basta ai cosmetici testati sugli animali, a partire dall’11 marzo 2013 sarà severamente vietato vendere o importare sia prodotti che ingredienti per la bellezza testati su cavie animali. Dall’11 luglio dovranno essere a norma anche tutte le etichette dove devono essere indicati tutti gli ingredienti, un modo per mettere un freno anche alla dilagante pubblicità ingannevole.

Nelle etichette inoltre deve essere indicata la presenza di nanomateriali, cioè ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm la cui sicurezza è ancora messa in dubbio da vari comitati scientifici europei perchè potrebbero essere dannosi per la salute.

Finalmente una delle grandi battaglie degli animalisti, e di tutte le persone dotate di buon senso, è stata vinta, non sarà più possibile fare i test sugli animali, inferni come quello di Green Hill non si devono più ripetere. Le case cosmetiche plurimiliardarie non sono affatto contente e dicono che questa legge mette fine alla scoperta di nuovi ingredienti, se anche fosse vero, penso che ne vale la pena.

Dopo 20 anni di lotte e manifestazioni non sarà più possibile commercializzare prodotti testati sugli animali e non sono in Italia ma in tutto il mondo, sarà illegale anche sfruttare ingredienti testati sugli animali in posti dove non sono in vigore queste leggi. Il divieto riguarda tutti i prodotti cosmetici, profumi, make up, prodotti per il corpo e per i capelli, shampoo, balsamo, maschere, creme di ogni tipo e anche dentifrici. Tutte le aziende dovranno adeguarsi e sicuramente avranno delle ripercussioni, tranne The Body Shop che da oltre 20 anni dimostra che la politica cruely free è alla portata di tutti.

L’Amministratore Delegato di Cruelty Free International, Michelle Thew, ha dichiarato:

“Questo è davvero un evento storico. Ora sposteremo la nostra determinazione e la nostra visione verso un panorama globale, per assicurarci che il resto del mondo segua questo stesso percorso.”

Paul McGreevy, Direttore del Reparto Valori Internazionale di The Body Shop, ha aggiunto:

“Questo straordinario risultato in Europa è solo il primo capitolo. Il futuro del mondo della bellezza deve essere cruelty free.”

Tonio Borg, il commissario europeo incaricato della Salute e della Politica dei consumatori , ha ammesso inoltre di non voler concedere nessuna deroga, ha infatti dichiarato:

“Se non vi è obbligata, l’industria non farà gli sforzi necessari per sviluppare i metodi sostitutivi che permettono di sostituire gli ultimi tre test di tossicità sugli animali tuttora autorizzati”.

Se volete firmare una petizione per sostenere questa nuova legge ed impedire che la Commissione Europea e il Parlamento Europeo concedano al termine una nuova dilazione, potete farlo su questo sito http://nocruelcosmetics.org/.

Foto|coastalscentsitalia

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ultimo aggiornamento: 31-01-2013