L’acidità di stomaco è uno di quei disturbi che presto a tardi tutti abbiamo modo di sperimentare, magari occasionalmente dopo un pasto particolarmente elaborato e ricco. Ma se un po’ di bruciore alla bocca dello stomaco, la cui definizione medica è pirosi gastrica, può essere normale in determinate circostanze, quando abbiamo esagerato con il cibo e con il bere, e magari siamo anche fumatori, quando si ripresenta troppo di frequente può essere spia di una qualche patologia latente.

Ad esempio, una delle cause più comuni di acidità di stomaco è la gastrite, ovvero l’infiammazione della mucosa gastrica dovuto ad una eccessiva produzione di succhi digestivi che hanno un effetto irritante, erosivo. Se trascurata, la gastrite può degenerare in ulcera peptica, una ferita nelle pareti della stomaco che provoca dolore, sanguinamento e problemi a livello digestivo.

Altra possibile causa dell’acidità e del bruciore di stomaco è il reflusso gastroesofageo, un tipico disturbo di origine psicosomatica in cui il cibo semi digerito tende a “ritornare” su verso l’esofago, spesso nelle ore notturne. Anche un abuso di farmaci può ripercuotersi sulla salute dei nostri organi digestivi producendo dei danni a livello di mucosa gastrica. Tuttavia, quando una persona in buona salute comincia a soffrire di mal di stomaco, bruciori e cattiva digestione, probabilmente l’origine del suo malessere è nervosa, o meglio, psicologica. Dobbiamo tenere conto, infatti, che il nostro povero stomaco non è preposto a digerire “solo” il cibo, ci sono tanti altri bocconi da mandare giù, che qualche volta risultano ben più indigesti di un piatto di lasagne al forno.

Insomma, stress e ansia, preoccupazioni e super lavoro, possono incidere sulla buona salute del nostro apparato digestivo, scombussolandolo. Ecco che, perciò, entrano in gioco i rimedi naturali. Per “tamponare” un problema sgradevole come l’acidità di stomaco esistono dei farmaci – per lo più da banco – che agiscono a livello gastrico foderando le mucose irritate con una pellicola protettiva, ma se vogliamo davvero risolvere il problema a lungo termine, dobbiamo agire su più fronti. Ad esempio, cambiando le nostre abitudini di vita. Una delle prime cose da fare, se siamo fumatori, è quella di smettere di fumare o ridurre le sigarette, perché il fumo irrita terribilmente le pareti dello stomaco.

Proviamo anche a ritrovare un po’ di serenità nelle nostre attività quotidiane, cercando di “staccare” la spina tutte le volte che possiamo e dedicandoci a qualche attività che ci piaccia, come un hobby, uno sport (magari all’aria aperta), uscite con gli amici eccetera. Anche la meditazione è consigliata per recuperare il nostro equilibrio e conseguentemente “sfiammare” il nostro stomaco. E sul fronte alimentare? Tanto possiamo fare: a partire dal consumare i pasti regolarmente, in modo da non ritrovarci mai troppo a lungo con la “pancia vuota” che brontola. Importante, poi, evitare cibi e bevande irritanti, come il caffè, le caramelle e le gomme sugar free, i dolcificanti, il cibo in scatola, salumi e insaccati, frutti acidi (come agrumi e fragole), bevande alcoliche eccetera.

Gli “amici” del nostro stomaco sono il latte, la ricotta magra e lo yogurt, le verdure cotte come le patate, le zucchine, le carote; frutta come mele, pere e banane, e le tisane. Le migliori per aiutarci a combattere l’acidità sono a base di camomilla, che ha un effetto sedativo, di finocchio, digestivo e carminativo, di zenzero. A proposito di zenzero, esso può essere adoperato anche come spezia sulle nostre pietanze, sia fresco che essiccato, per il suo straordinario potere stimolante sulla digestione e antinfiammatorio. Infine, ricordate di bere molta acqua che diluisce i succhi gastrici proteggendo le pareti dello stomaco. Se il disturbo, però, dovesse persistere, meglio consultare il proprio medico.

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ultimo aggiornamento: 14-03-2013