La collezione primavera estate 2016 di Arthur Arbesser, che ha sfilato sulle passerelle di Milano Moda Donna, è un omaggio alla femminilità, all’innocenza e alla grazia. Il designer ha spostato il suo interesse verso una visione leggera e giocosa della moda, dove delle “jeunes filles en fleur” evolvono in uno spazio ideale, sospeso, sognante, senza veramente rendersi conto del proprio fascino.

Il punto di partenza per questa stagione è stata l’opera, da sempre studiata e ammirata da Arbesser, di Balthazar Klossowski de Rola, in arte Balthus. L’artista francese con la sua visione incantata e sensuale, classica e allo stesso tempo provocatoria, ha fornito ad Arbesser alcuni temi intorno ai quali ruota questa collezione. Così le giovani muse di Balthus sono state trasportate nel mondo del designer: fanciulle in bilico tra la seduzione e lo scherzo, con le loro uniformi nei toni pastello.

Le stampe, che come sempre ricoprono un ruolo fondamentale nel lavoro di Arbesser, sono state realizzate all’acquerello dall’illustratrice Agathe Singer. Ci sono i gatti (un clin-d’oeil alla grande passione di Balthus per i felini), una raccolta di fiori tutti diversi tra loro, e un pattern arlecchino svolto nei toni del blu. Pur non abbandonando la semplicità delle forme e delle linee, le silhouette si fanno meno rigorose, i volumi si accorciano sprigionando un sex-appeal quasi involontario, e una certa elegante eccentricità prevale. Queste sofisticate lolite indossano sottili tessuti tecnici, crêpe di cotone, rete di maglia accoppiata a nylon trasparente, knitwear dai punti fantasiosi e molti capi di seta. Le calzature, realizzate da Sergio Rossi hanno un tocco naïf e riprendono le tonalità a volte delicate, a volte vivaci, degli abiti.

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ultimo aggiornamento: 05-10-2015