Quando ritiriamo le nostre analisi del sangue, tra i tanti valori da controllare troviamo la sideremia, particolarmente importante per noi donne, perché indica i nostri livelli ematici di ferro. Spesso accade, infatti, che questo valore sia inferiore ai livelli “di guardia”, soprattutto nelle ragazze giovani, nelle adolescenti o comunque nelle donne in età fertile.

La sideremia si definisce bassa quando la concentrazione di ferro libero nel plasma sanguigno è inferiore ai 60 mcg/dl (nelle donne, negli uomini la soglia minima è pari a 75 mcg/dl). In questi casi, che cosa comporta una simile carenza, quali le conseguenze sul nostro fisico? Intanto, proviamo ad indagare le cause.

Valori sideremici bassi sono normali se abbiamo perso molto sangue, ad esempio a seguito di una emorragia, ma possono indicare anche problemi a livello intestinale. Ad esempio, se soffriamo di celiachia, che compromette l’assorbimento di molte sostanze nutritive dal cibi, i nostri livello di ferro saranno sicuramente bassi. Anche le donne con mestruazioni molto abbondanti soffrono spesso di anemia sideropenica (carenza di ferro). Ulcere e gastriti, patologie caratterizzate da sanguinamenti interni di cui non ci si renda conto, possono essere segnalati proprio da una bassa sideremia.

Quali che siano le cause, i sintomi della carenza di ferro sono i seguenti:

  • Tachicardia
  • Dimagrimento, riduzione dell’appetito
  • Perdita dei capelli, unghie fragili
  • Debolezza, sonnolenza
  • Capogiri al mattino
  • Deficit mnemonici
  • Irritabilità, disturbi del sonno

In caso di gravidanza una certa anemia sideropenica è considerata fisiologica perché il bambino si “prende” una quota di ferro per sé, perciò è importante che la mamma integri questo minerale attraverso l’alimentazione. Una dieta con più apporto di alimenti ricchi di ferro è, però, importante sempre, in particolare quando si stia cercando di dimagrire, perché altrimenti il rischio è quello di indebolirsi troppo.

Tra gli alimenti da privilegiare troviamo la carne (soprattutto le frattaglie e il fegato), le uova, i latticini, i legumi, tutte le verdure verdi, il pesce e i frutti di mare in particolare, il cioccolato fondente. Da tenere a mente che il ferro contenuto nei vegetali e nei legumi non è subito disponibile per l’organismo, per metabolizzarlo dobbiamo associarlo a cibi ricchi di vitamina C. Se, poi, i nostri livelli sideremici dovessero comunque risultare inferiori alla media, possiamo assumere degli integratori alimentari, sempre, però, dietro controllo medico. La cura estrema alla sideremia bassa sono le trasfusioni di sangue, ma è certo meglio non arrivare a doverne avere bisogno!

Foto| di Giving Blood per Flickr

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ultimo aggiornamento: 25-04-2013