Il bonus caldaia si prepara a finire nel dimenticatoio: il Governo ha deciso che nel 2025 sparisce. Vediamo cosa fare per richiederlo.

A partire dal 2025, il bonus caldaia non esisterà più. Quanti hanno intenzione di sostituire l’impianto utilizzando i contributi stanziati del Governo hanno a disposizione tutto il 2024. Vediamo quali sono i requisiti per accedere e come funziona l’incentivo.

Addio al bonus caldaia: nel 2025 sparisce

Ci sono ancora pochi mesi per usufruire del bonus caldaia. Il Governo ha deciso che il contributo sparirà a partire dall’1 gennaio 2025. Questo significa che quanti hanno intenzione di sostituire l’impianto utilizzando i benefici e le agevolazioni statali hanno ancora pochi mesi di tempo per effettuare i lavori. Ricordiamo che, entro il 2050, l’Italia deve adeguarsi alle normative europee che vietano l’installazione dei sistemi a riscaldamento fossili, ossia le classiche caldaie a gas. Il divieto vale sia per le nuove costruzioni che per gli immobili in ristrutturazione e obbligherà alla sostituzione dei vecchi impianti con nuovi più sostenibili.

Per usufruire del bonus caldaia, considerando che non esiste un contributo ad hoc, bisogna agganciarsi ad altri incentivi edilizi. Nello specifico, parliamo di:

  • bonus ristrutturazione 2024: la caldaia deve essere inclusa nei lavori di costruzione e prevede una detrazione al 50% su un tetto massimo di spesa pari a 96 mila euro;
  • superbonus: la spesa della caldaia è coperta solo se in sostituzione ad un vecchio impianto, oppure se l’installazione avviene insieme ad un intervento principale che consente un miglioramento di due classi energetiche dell’edificio;
  • ecobonus: detrazione è al 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione almeno di classe energetica A.
Caldaia a gas

Bonus caldaia: chi può richiederlo?

Il bonus caldaia, che ribadiamo è incluso all’interno di uno dei tre contributi edilizi citati sopra, può essere richiesto dal proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento oppure dall’affittuario. Per richiedere la detrazione fiscale bisogna essere in possesso dei documenti rilasciati dal tecnico che ha effettuato la sostituzione o l’installazione del nuovo impianto, di eventuali fatture relative alle spese sostenute e della ricevuta del pagamento tracciabile. E’ fondamentale, infine, la la ricevuta dell’invio della pratica all’ENEA.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2024