Lungo racconto di Al Bano, tra la scomparsa della figlia Ylenia, la storia con Romina e il dolore provato in questi grigi momenti.
Interessante intervista ad Al Bano da parte del Corriere della Sera. Il noto artista di Cellino San Marco ha ripercorso la sua carriera, dagli inizi al successo ma anche tanti aspetti della sua vita privata. In particolare vi riportiamo i passaggi più duri sulla scomparsa della figlia Ylenia. Una morte che ha inevitabilmente portato tanto dolore nella vita dell’artista di Romina Power.
Al Bano, la morte di Ylenia e il suicidio
“Era una ragazza straordinaria. Studiava al King’s College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Venne a Mosca con noi e imparò un po’ di russo, la sera Romina e io andavamo a dormire e lei scendeva sulla Piazza Rossa a vedere il cambio della guardia al mausoleo di Lenin. Poi ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l’America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l’incontro fatale”, ha spiegato Al Bano su sua figlia.
Quale fu l’incontro? L’artista spiega: “Gli homeless. Gli artisti di strada. Ricordo un nero, si chiamava Masakela. Una sera la compagnia andò al cinema, ma io rimasi con Ylenia perché avevo notato qualcosa di strano. A un tratto cominciò a correre, e io dietro, lei gridava ‘fermate quell’uomo vuole farmi del male’, e quell’uomo ero io, gridavo ‘lasciatemi, è un problema di droga’. Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi”.
Da questo racconto si arriva alla triste verità.
Al Bano spiega quella notta di Capodanno del 1994: “Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni. Ho incontrato Masakela, che era stato pure in galera, ma negava di avere colpe. Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: ‘non puoi stare qui’. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse “io appartengo alle acque”, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”.
La solitudine e il dolore
“Dopo la scomparsa di Ylenia e la separazione con Romina, sono stato da solo per nove anni. Il dolore era terribile. Pensavo che Dio mi avesse abbandonato. E con il dolore cresceva una voce che diceva: ‘Al Bano eliminati. Al Bano falla finita’”. “Se ho pensato al suicidio? Sì. Ma poi ho capito che era la voce del demonio. E ho sentito anche la presenza di Dio. Ho provato una pace profonda. Mi sono detto: chi sei tu per giudicare Dio? Ricordati che anche Lui ha perso un figlio”.
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