Quante volte si è parlato dei capolavori dell’arte italiana in terra francese. Storia risaputa: il saccheggio durante la rivoluzione francese, quello dei tedeschi e il collezionismo sfrenato da parte della borghesia europea sui nostri capolavori tra ‘800 e’900. Un grande collezionista fu Edouard André, deputato e banchiere parigino che insieme alla moglie Nélie Jacquemart coltivarono la passione per l’arte italiana. Una famiglia di appassionati d’arte che scelse con coerenza i pezzi della propria collezione spinti dall’amore per l’Italia e dal desiderio di rendere ancora più sfarzosa la loro lussuosa residenza parigina a pochi passi dagli Champs Elysées. Oggi la villa Jacquemart-Andrè è un museo, secondo solo al Louvre per numero di opere del Rinascimento fiorentino, che ha collaborato per l’occasione con il museo di Villa Bardini di Firenze

Circa trenta sono le opere d’arte che tornano a Firenze per la mostra a cura di un team di curatori italiani a francesi e promossa sia dalla sovrintendenza di Firenze che dalla società francese Culturesespaces. La collezione, riunita tra 1864 e 1912, che vanta anche una ricca collezioni di capolavori francesi, torna nella villa del mercante Stefano Bardini che l’ha venduta nel 1882 durante un viaggio dei coniugi a Firenze. Potremo rivedere capolavori di Sandro Botticelli, il dipinto di San Giorgio e il drago di Paolo Uccello, le tavole religiose ( in particolare Madonne col Bambino) di Andrea Mantegna, Carlo Crivelli di Alessio Baldovinetti e Francesco del Cossa, i Putti reggi-candela di Donatello, le pale “leonardesche” di Bernardino Luini, le sculture e i bronzi del Giambologna.

Andata e ritorno per i nostri capolavori che rimangono ancora oggi il simbolo di un’epoca d’oro dell’arte e del pensiero universale, di grandi scoperte e di nuovi orizzonti figurativi. L’apertura di grandi collezioni come questa, rappresenta la volontà di non privatizzare l’arte, ma di slegarla dal concetto di “mercanzia” per renderla bene culturale fruibile da tutti. Il Rinascimento affascina tutti e ce lo confermano le cifre di visitatori registrate per la recente mostra La Primavera del Rinascimento a Palazzo Strozzi in cui il 75% è stato di nazionalità italiana e solo il 25% stranieri; dl 26 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 sarà il Louvre ad ospitare la mostra di Palazzo Strozzi. L’Italia e la Francia dimenticano gradualmente antichi rancori e si lasciano andare al gusto per la bellezza e per la saggezza del passato con un’ arte “andata e ritorno”.

Foto|Daringtodo

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ultimo aggiornamento: 06-09-2013