Ad Austin, in Texas, una donna di 32 anni con problemi mentali è stata arrestata la notte della vigilia di Natale. La polizia l’ha beccata a deturpare con bombolette a spray un famosissimo murales realizzato nei primi anni novanta dal cantautore ed artista Daniel Johnston, sul lato di un negozio di dischi vicino al Campus dell’University of Texas. Un semplice murales a tinta nera su fondo bianco, che rappresenta una rana, un piccolo essere alieno con la scritta Hi, how are you? (Ciao, come stai?). Questa strana rana con gli occhi di fuori, è divenuta famosa per aver rappresentato un simbolo di Austin negli ultimi venti anni. Il proprietario del negozio di dischi Exchange commissionò il disegno a Johnston nel 1993. L’artista ripropose la rana Jeremia the Innocent, realizzata in occasione della cover del suo Unfinished album del 1983 Hi, How Are You. Uno dei grandi fan del suono lo-fi di Daniel Johnston era proprio un giovanissimo Kurt Cobain, che indossò otto anni dopo una t-shirt con quella cover, durante il tour di promozione di Nevermind nel 1991.
Dopo la chiusura del negozio di dischi, l’edificio era rimasto vuoto, finché nel 2004 i tipi di Baja Fresh, una catena di Mexican Grill, lo avevano acquistato, decidendo di abbattere la parete con il murales. Ma un gruppo di abitanti del quartiere si era opposto a quella decisione, mettendo in atto una vera e propria campagna per ‘salvare la rana’, avevano convinto dirigenti e imprenditori del valore storico e culturale dell’opera.
Oggi il murales è stato crossato con macchie di vernice bianca e alcune parole oscene ripetute ossessivamente – ci vorranno circa 1000 dollari per riportarlo allo stato originale. Rebecca Guest, colta sul fatto, è stata accusata di graffiti illegali. La donna alla polizia ha detto che il murale la insultava personalmente con il suo messaggio offensivo. Da qui la scelta di coprirlo con una buona dose di insulti per convincere il proprietario a rimuoverlo definitivamente.
Poi, in una lunga dichiarazione in commissariato, la Guest ha spiegato di aver trascorso l’ultimo anno – e speso diverse centinaia di dollari, a cercare di cancellare altri murales che non le ‘andavano a genio’.
Hi, how are you – Daniel Johnston
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