Non stanno trascorrendo un sereno Natale alcuni negozi di giocattoli di Glasgow, messi sotto accusa per aver esposto in vetrina le bambole di Golliwogg, bannate ormai da anni perchè considerate razziste e intrise di stereotipi. La notizia è riportata dal Telegraph e dai principali quotidiani inglesi.
Ma chi è Golliwogg o Golliwog? In Italia non è molto famoso: si tratta di un personaggio della letteratura per l’infanzia creato da Florence Kate Upton nel tardo XIX secolo. In sostanza è una bambola menestrello dal volto nero che la Upton aveva da bambina in America e che ha reso protagonista dei suoi racconti. Una bambola da sempre oggetto di controversie: se da una parte c’era chi ne difende la commercializzazione perchè legata comunque ad un periodo storico particolare, altri ne chiedono il ritiro dai negozi perché simbolo di un atteggiamento razzista.
Un personaggio di un libro per l’infanzia che Upton inizialmente descrisse come “un orrendo spettacolo, lo gnomo nero”, ma che presto si trasformò per diventare un personaggio simpatico.
Labbra rosse, pelle scura, capelli increspati e abito da menestrello, Golliwogg rientra in quella serie infinita di materiali appartenenti all’iconografia nera della fine dell’Ottocento inizi Novecento. Le bambole furono un gioco per bambini molto popolare per buona parte del 20esimo secolo in Inghilterra ma anche negli Stati Uniti. Agli inizi degli anni Ottanta, però, queste bambole – e tutto il merchandising annesso venduto negli anni – furono boicottate e tolte dal mercato perché offensive, razziste e iconoclaste.
Per questo motivo ogni volta che compare la bambola in qualche negozio è subito guerra: avvistate nelle vetrine, sono state oggetto di boicottaggio da parte di numerosi attivisti, stupiti che proprio durante le feste di Natale si dia ancora spazio a stereotipi di questo genere.
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