Quando lo hai fatto pensavi fosse una bella idea. Anzi, la migliore della tua vita e non vedevi l’ora di mostrarlo al mondo intero. Con il passato del tempo, però, hai capito che forse avresti potuto evitare di prendere quella scelta. Potresti arrivare a pentirti, ma ormai il danno è fatto e tornare indietro è difficile. E inizi a chiederti come rimuovere il tatuaggi in maniera efficace e possibilmente indolore.

Sono molti i motivi per cui potresti pentirti di aver fatto un tattoo. Forse lo hai realizzato d’impulso senza tenere in considerazione il soggetto, le dimensioni, la zona del corpo interessata. O forse hai compreso che la tua scritta tatuata conteneva errori, anche di traduzione da lingue orientali o che il risultato finale non era proprio come te lo aspettavi. Peggio ancora: avevi ceduto alla tentazione di farti tatuare la data dell’anniversario, del matrimonio, il nome del partner e la storia d’amore è finita. E tu, oltre a lui, vuoi cancellare anche quel segno indelebile sulla pelle.

Rimuovere i tatuaggi non è semplice, ma nemmeno impossibile. Sappiamo che ci sono tecniche utili che non cancellano come una gomma per le matite ogni segno. Potrebbero rimaner cicatrici o parti del tattoo difficili da far andare via. E poi ci uvole del tempo e non sempre è così piacevole, come avviene con la dermoabrasione, na ecnica che prevede anestesia e raschiamento. Oltre che possibilità di infezione. C’è anche chi consiglia l’asportazione del derma su cui poggia il tatuaggio, ma parliamo pur sempre di interventi chirurgici.

Oggi, però, c’è una tecnica con il laser che potrebbe rivelarsi utile per i pentiti del tattoo. Sei pronto a scoprire tutto quello che c’è da sapere?

Come prendersi cura dei tatuaggi in estate sotto il sole e al mare

Come rimuovere i tatuaggi

Come funziona la tecnica Q-Switched

La tecnica Q-Switched è un trattamento per la rimozione dei tatuaggi con il laser, che opera sbiancando il disegno sulla pelle. Ogni mese si va per una seduta, per un totale di circa una decina. L’impulso laser dura pochissimo e distrugge le cellule dove ci sono i granuli di pigmento che vengono poi eliminati tramite i liquidi del corpo, come se fossero scorie da dimenticare.

Non serve l’anestesia, non fa male, visto che si sente pochissimo, non lascia cicatrici ed è ideale anche per tatuaggi colorati. Dopo ogni seduta si devono ovviamente applicare pomate antibiotiche per prevenire eventuali infezioni. Potresti provare arrossamenti e bruciore: evita di esporti al sole e segui le indicazioni del medico. Ci potrebbe volere un po’ di tempo prima che anche l’ultimo alone di tattoo vada via, ma si può sempre tentare se proprio non ne vogliamo più sapere di quel disegno sulla pelle.

Cosa sono i tatuaggi effimeri e perché potrebbero essere una tendenza beauty

Il Q-switching non è una novità, visto che è stato introdotto per la prima volta nel 1958 da Gordon Gould e poi dimostrato nel 1961 e 1962 da R.W. Hellwarth e F.J. McClung. Però è una valida alternativa.

Foto di Pexels e di ilovetattoos da Pixabay

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ultimo aggiornamento: 28-06-2021