È finita la scuola e si ha un po’ il tempo libero da dedicare sicuramente al relax, ma… non potrebbe essere questa anche l’occasione per guadagnare qualche soldo in più? Sono tante in Italia le giovani studentesse che già durante l’anno scolastico si danno da fare lavorando come babysitter nella città in cui studiano.

Con l’arrivo dell’estate, questo lavoro può diventare ulteriormente un’interessante fonte di remunerazione, anche perché nei mesi di giugno e luglio la richiesta da parte dei genitori è molta.

Infatti, al di là della disponibilità dei centri estivi (che non sempre sono aperti ai bambini più piccoli), le ore in cui una famiglia ha bisogno di qualcuno che accudisca il bambino, essendo chiuse le scuole, sono molte di più.

Ecco che entra in gioco, quindi, il ruolo della babysitter.

Babysitter: si guadagna bene e senza costi iniziali

In Italia il lavoro della babysitter è retribuito, come media, dai 6 ai 10 euro all’ora. Se poi alla babysitter viene chiesto di spostarsi nella località di villeggiatura, questo significa che le verrà offerto anche il vitto e l’alloggio. Trovare lavoro come babysitter è un modo quindi poter mettere da parte uno stipendio piuttosto interessante e senza spese particolari.

Certo, bisognerà forse investire un po’ di tempo iniziale nella ricerca delle famiglie interessate al profilo e potrebbe risultare necessario affidarsi alle piattaforme specializzate in ricerca babysitter, oggi presenti sul web, per proporsi ai genitori della zona. Questo richiederebbe un piccolo investimento iniziale per l’abbonamento al sito, ma, a parte questo, non c’è nessun costo nel proporsi come babysitter.

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Babysitter in vacanza

Oltre ai vantaggi economici non bisogna dimenticare che, soprattutto se il babysitting è una professione che appassiona, lavorare come babysitter è spesso fonte di grande soddisfazione e piacere. In più, se si ha modo di seguire la famiglia in vacanza, si avrà occasione di visitare località nuove e vivere esperienze che altrimenti, da soli, non si vivrebbero. Come opzione si può anche valutare di andare all’estero: in questo caso viene solitamente proposta la formula au pair. Non vi è compenso economico, ma per un giovane è sicuramente un’opportunità di formazione e apprendimento incredibile.

Un lavoro continuativo

Nel caso in cui una studentessa non abbia mai lavorato come babysitter, il fatto di iniziare in estate può essere un modo per confrontarsi con questa professione e capire se fa per lei. Inoltre, se ci si troverà bene con la famiglia, questa potrebbe invitare la babysitter a continuare la collaborazione anche durante l’inverno, una volta tornati a casa. Il babysitting è un lavoro part-time perfetto per chi studia!

Far valere le competenze

Ci sono tanti lavori che si possono fare durante l’estate: il cameriere, il barman, l’aiuto bagnino, ma professioni come quello di babysitter o di animatore nei centri estivi sono lavori che diventano una carta da giocare in più nel curriculum vitae, soprattutto se si stanno frequentando corsi di laurea in Scienze dell’educazione, della formazione o psicologia o comunque inerenti al settore educativo.

Inoltre, la babysitter è un lavoro che si può fare anche prima della maggiore età, iniziando a guadagnare qualcosa per la propria indipendenza e provare le prime esperienze nei panni di lavoratore.

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ultimo aggiornamento: 22-06-2023