Elisabetta Darida è la scrittrice del libro ‘Intolleranze elementari’ che racconta 20 storie di persone che hanno subito o “messo in atto” delle intolleranze.

Care amiche di Pinkblog, siamo qui a parlarvi di una donna che grazie alla sua sapienza nella scrittura è stata in grado, anche nel suo ultimo lavoro, ‘Intolleranze elementari’, di raccontare storie vere, di vita vissuta. Parliamo di Elisabetta Darida, figlia del primo sindaco di Roma, nonchè ministro e politico della capitale, Clelio. Andiamo a scoprire di più su di lei…

Conosciamo meglio Elisabetta Darida

Elisabetta Darida scrittrice
penna libro

Dal sito ufficiale della Darida è possibile leggere un po’ della sua biografia. “Nata a Roma, ha svolto i suoi studi presso il Lycée Chateaubriand e si è laureata cum laude in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha lavorato in Rai come programmista regista curando programmi culturali radiofonici, ed è stata responsabile dell’ufficio stampa dell’Università Bocconi e di Accenture Italia. Ha poi deciso di dedicarsi alla sua passione: scrivere. Nel 2021 è stata finalista alla XXI Edizione del Premio letterario internazionale “La donna si racconta”. Ha scritto racconti pubblicati in diverse antologie”.

Sul suo libro ‘Intolleranze elementari’, invece, è possibile leggere: “Sono venti i personaggi che sono venuti a cercarmi, spesso la sera o la notte, per raccontarmi la loro storia e le loro esistenze – commoventi, acide, tragiche, comiche – testimoniano di un dolore o un disagio legato a un’intolleranza subita o inflitta. Sono tutti diversi, ma accomunati dall’essere portatori del fardello umano. E come sempre avviene, arriva il momento in cui i personaggi prendono il sopravvento e non resta che farsi scrivano diligente nel riportare una vicenda che vive di vita propria, al di fuori di noi, a volte quasi malgrado noi. Mi sono trovata circondata da una piccola folla che a gran voce mi chiedeva di farmi portatrice delle sue istanze. Ho allora osservato queste vite mentre si incrociavano in modo più o meno consapevole – ciascuna con le proprie gioie, i propri dolori, manie e idiosincrasie – dando vita a un intreccio di relazioni che vanno oltre il singolo individuo, formando il grande e sfaccettato affresco dell’esperienza umana, in una trama tessuta intorno ad un palazzo romano affacciato sul Tevere.

Di seguito un post Instagram della scrittrice con la copertina del suo libro:

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ultimo aggiornamento: 10-11-2022