Lifestyle
Fisco, niente pignoramento forzato: Meloni blocca la norma sull’accesso ai conti correnti
Non ci sarà alcun pignoramento telematico direttamente dai conti correnti degli italiani: Meloni blocca la nuova norma in materia fiscale.
Dietrofront immediato da parte del governo: non passa la norma sul pignoramento telematico e l’accesso diretto, da parte del fisco, ai conti correnti dei contribuenti. Lo ha chiarito nella serata del 26 ottobre la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attraverso un post su Facebook.
Un modo diretto e rapido per cercare di frenare le notizie che si erano diffuse negli scorsi giorni e che sembravano portare verso il via libera a una normativa che sarebbe stata a suo modo rivoluzionaria in tema di contrasto all’evasione fiscale.
Meloni blocca il pignoramento diretto dai conti correnti
“Avviso ai naviganti: nella legge di Bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate“, ha chiarito senza troppi giri di parole la premier, invitando a non inseguire i “sentito dire” e i “documenti non ufficiali“.
Impegnata nel Consiglio europeo a Bruxelles e immersa in questioni più rilevanti, almeno a livello internazionale, la premier ha ‘bocciato’ senza possibilità di smentita la norma che avrebbe permesso al Fisco di pignorare le tasse non pagate direttamente dai conti correnti dei contribuenti in ritardo nei pagamenti.
“Questa norma non passa“, avrebbe tuonato Meloni, seguita a ruota dal viceministro all’Economia, Maurizio Leo, che ha si è allineato alla decisione della presidente del Consiglio, smentendo anzi qualunque ipotesi di una norma del genere, che non sarebbe a questo punto mai stata nemmeno in discussione.
Niente pignoramento telematico: la posizione della Lega
Che ci fosse del malcontento all’interno della maggioranza per la proposta del pignoramento telematico e dell’accesso diretto ai conti correnti, era stato d’altronde evidente fin dagli scorsi giorni. La Lega in particolare si era detta fermamente contraria a ogni ipotesi in tal senso, chiedendo invece “uno sforzo in più” su altri fronti importanti, come quello riguardante le pensioni.
“Non ci sarà alcuna incursione nei conti correnti“, aveva dichiarato Matteo Salvini nel corso della giornata del 26 ottobre. Il leader della Lega aveva spiegato che l’Agenzia avrà solo strumenti digitali già esistenti, ma ottimizzati, per poter recuperare le imposte non pagate. La lotta all’evasione si farà, dunque, ma senza alcun tipo di forzatura.
Non a caso, l’idea del pignoramento era stata già ammorbidita, prima dell’annuncio di Meloni e Salvini, attraverso una riscrittura del testo nella bozza che avrebbe permesso al Fisco di attuare il pignoramento forzato solo per i debiti oltre i 1000 euro. Ma anche questa nuova versione della norma a quanto pare avrebbe trovato troppe voci contrarie nella maggioranza, con il risultato di una bocciatura che a questo punto arriva in maniera ferma e definitiva.