La campagna pubblicitaria di Gucci per il prossimo autunno inverno 2015 2016 guarda il mondo attraverso una sfasatura: non si accontenta di registrare il presente, ma si colloca in quella soglia inafferrabile fra un “non ancora” e un “non più”.

“È davvero contemporaneo chi non coincide perfettamente col suo tempo né si adegua alle sue pretese ed è perciò, in questo senso, inattuale; ma, proprio attraverso questo scarto e questo anacronismo, egli è capace più degli altri di percepire e afferrare il suo tempo. La contemporaneità è quella relazione col tempo che aderisce a esso attraverso una sfasatura.” (G. Agamben)

Alessandro Michele sviluppa un nuovo lessico attraverso codici estetici contestualizzati in un’ambientazione metropolitana, che può essere ovunque. Libertà di scegliere chi essere, al di là di ogni dettame. Sullo sfondo la città contemporanea: luogo di imprevisti, fratture, scarti e amnesie. Ma soprattutto luogo dove si mescolano realtà e desiderio, testimonianze e profezie, tracce di mondi pre-esistenti e barlumi di mondi in gestazione: indizi necessari per produrre nuove grammatiche e prefigurare inedite possibilità di esistenza.

“Desideravo interpretare un’attitudine, non una silhouette. Attraverso una prospettiva che sfumasse i confini tra maschile e femminile e esaltasse quell’energia giovanile e quella sicurezza istintiva degli universi urbani di oggi” spiega Alessandro Michele. “Con questa collezione ho cercato di non registrare meramente il presente, ma piuttosto di cogliere quella soglia temporale tra un “non ancora” e un “non più”.

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ultimo aggiornamento: 07-07-2015